Antonella Palmisano, marciatrice italiana, campionessa olimpica della 20 km a Tokyo 2020 e medaglia di bronzo mondiale a Londra 2017. Un palmares ottimo per la 29enne italiana, che in questi ultimi giorni ha seguito le gesta dell’amico Massimo Stano, con il quale si è allenata: “La sua battaglia è anche la mia: nelle grandi competizioni la marcia c’è sempre e offre il suo importante contributo“, queste le prime parole della campionessa italiana, ai microfoni del Corriere dello Sport, nei confronti dell’amico e compagno di allenamento che ha raggiunto un importante titolo della sua carriera.



Un’intervista nella quale Antonella Palmisano ha espresso tutta la sua felicità nei confronti dell’amico Massimo Stano, recente vincitore della marcia nei 35Km con una rimonta importante nella seconda metà della marcia con il nipponico Matsunaga che ha perso il grande vantaggio iniziale: “Gli ho chiesto se mi cercasse per scaramanzia o avesse bisogno di una consulente. Mai mi sarei aspettata di diventare una motivatrice”. Continua Antonella Palmisano: “Gli dissi che sarebbe partito da campione olimpico e che gli avversari l’avrebbero controllato. Che questo sarebbe stato un male e un bene allo stesso tempo. Gli ho detto proprio di gioirne. Sapevo che non si sarebbe cullato su quella vittoria. L’ho visto allenarsi tutti i giorni con la stessa determinazione. Il merito non è stato mio, ma dell’allenamento che gli ha cucito addosso Patrick”.



Antonella Palmisano: “Il nostro sport si sta consolidando”

Alla domanda sull’importanza, sempre maggiore, della marcia all’interno del collettivo mondiale, la marciatrice ha risposto: “Il lavoro ha sempre pagato con i risultati, e quella di lavorare bene è sempre stata una prerogativa di noi marciatori. Sono cambiate le medaglie, diventate sempre più importanti e ravvicinate. Il nostro sport si sta consolidando ed è sempre più punto di riferimento“, dice in maniera entusiasta Antonella Palmisano e la vittoria di Massimo Stano ne è la prova lampante.

Sul futuro in pista, l’atleta, non si è sbilanciata molto visto l’infortunio che la sta tenendo lontano al momento dall’attività: “L’intenzione è di tornare agli Europei di Monaco. Da una settimana, con il dottor Dallari al “Rizzoli” di Bologna, abbiamo provato una nuova terapia che sta dando ottimi risultati nella cura di questa fibrosi nella zona del nervo sciatico. Di infortuni me ne sono capitati tanti e ho anche una soglia del dolore bella alta; ma se il dolore lascia spazio a una sorta di addormentamento della gamba sinistra, c’è poco da inventarsi. Appena vedrò Patrick ne parleremo. L’obiettivo sarebbe comunque la 20 km“.