Antonella Polimeni è il nuovo Rettore dell’Università La Sapienza di Roma. Si tratta, come spiega RaiNews della prima volta di una donna alla guida dell’ateneo romano. La Polimeni è attuale presidente della Facoltà di Medicina e odontoiatria e si prepara a ricoprire l’importante ruolo nella più grande università d’Europa. L’elezione della nuova rettrice è avvenuta questo venerdì 13 novembre da parte della comunità accademica alla prima tornata elettorale ed ha ottenuto la maggioranza assoluta con 2.529,74 voti su 4.170,32 voti totali. Antonella Polimeni è così ottenuto il 60,7% dei voti a favore e si prepara da oggi ad essere la nuova Rettrice della Sapienza per i prossimi sei anni, dal 2020 al 2026 occupando il posto del predecessore Eugenio Gaudio, alla guida dell’importante Università dal 2014 al 2020. La Polimeni ha avuto la meglio su Federico Masini, sinologo della Facoltà di Lettere che si è fermato a 765,46 voti e Vincenzo Nesi, matematico della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali con 734,26 voti.
ANTONELLA POLIMENI NUOVO RETTORE UNIVERSITÀ SAPIENZA DI ROMA
Il voto per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università La Sapienza di Roma si è svolto per la prima volta online con una partecipazione molto elevata dal momento che hanno votato il 74,5% degli aventi diritto. Lo scrutinio pubblico si è tenuto questo pomeriggio ed è stato trasmesso in streaming. Per Antonella Polimeni si tratta di un importante traguardo essendo ufficialmente la prima donna a ricoprire la massima carica accademica alla Sapienza. Il neo Rettore nel suo programma elettorale aveva scritto: “Personalmente sono animata dal desiderio di apprendere più che di informare, dalla voglia di sperimentare accettando il rischio di sbagliare, con il desiderio di correggersi e, soprattutto, con la convinzione che le decisioni necessarie non possono avere futuro se non sono il frutto di un lavoro comune”. Nel corso del suo percorso accademico e professionale aveva spiegato di aver messo al primo posto l’ascolto attivo, il dialogo con tutti senza distinzione tra docenti e studenti. “Sapienza crescerà ulteriormente se saprà percepire la ricchezza del suo pluralismo e, se posso dire, della sua biodiversità, grazie alla forza della sua unitarietà, del rispetto delle specificità e delle autonomie. Ed è per questo che, se lo vorrete, mi rendo disponibile a lavorare insieme a tutte e tutti voi nei prossimi sei anni, con fiducia nel cambiamento e nessun timore del futuro”, aveva chiosato prima delle votazioni.