Si prospetta un lockdown simil-marzo nelle zone rosse d’Italia, così come stabilito dal nuovo Dpcm firmato la scorsa notte dal premier Conte. Limitati gli spostamenti fra comuni, e all’interno dello stesso comune, salvo esigenze di lavoro, per fare la spesa o per motivi sanitari. Una decisione approvata da numerosi esponenti del mondo scientifico, un po’ meno dall’immunologa Antonella Viola, dell’università di Padova. Attraverso la propria pagina Facebook ha spiegato: “Il nuovo Dpcm è firmato. Da domani gran parte del Paese dovrà affrontare nuove restrizioni e pesanti sacrifici. Saranno settimane difficili e dolorose. Il coprifuoco non ha una ragione scientifica, ma serve a ricordarci che dobbiamo fare delle rinunce, che il superfluo va tagliato, che la nostra vita dovrà limitarsi all’essenziale: lavoro, scuola, relazioni affettive strette”. Secondo Antonella Viola si tratta quindi di un sacrificio necessario: “Oggi l’unica cosa che mi sento di fare – ha aggiunto – è lanciare un appello ai cittadini: diamo un senso a questi sacrifici!”.

ANTONELLA VIOLA: “FACCIAMO LA NOSTRA PARTE, SIAMO NOI LA STORIA”

L’invito quindi dell’immunologa Antonella Viola è di rispettare le misure di restrizione, altrimenti, non porteranno all’effetto sperato e bisognerà continuare a rimanere in casa praticamente ad oltranza: “Se non cambieremo il nostro modo di vivere – ha aggiunto la professoressa dell’università di Padova – se non faremo tutti la nostra parte, persino queste misure non avranno l’effetto sperato. Non organizziamo serate in casa con amici e parenti! L’unica cosa che funziona contro questo virus è limitare il numero di persone che incontriamo nelle nostre giornate”. Importante sarà ridurre le relazioni sociali, ma anche personali e professionali: “Facciamo tutti la nostra parte – ha concluso – la storia siamo noi!”. Ricordiamo che il testo del nuovo Dpcm dovrebbe essere spiegato più nel dettaglio dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte, e la novità più importante sarà la divisione dell’Italia in tre diverse zone a seconda dell’indice di Rt, dei contagi e della situazione ospedaliera.