Con il progredire delle vaccinazioni, e nel contempo, con il forte diminuire dei contagi da covid, sono molti coloro che iniziano seriamente a interrogarsi su quando potremo togliere la mascherina, e dire addio al distanziamento sociale. Del resto negli Stati Uniti hanno già deciso di concedere queste importanti libertà ai vaccinati, e se tutto andrà come previsto a breve dovrebbe arrivare la stessa concessione anche in Italia. Ma per quanto riguarda il chiuso? Il Corriere della Sera ha intervistato sul tema Antonella Viola, immunologa e docente di Patologia all’Università di Padova: «In questo momento con la circolazione del virus attuale e con la percentuale di persone vaccinate che c’è, non può passare il messaggio che al chiuso si possono togliere le mascherine, potremmo farlo quando saremo tutti vaccinati, o appunto in contesti dove già adesso vi siano solo persone immunizzate. Peraltro bisognerebbe porsi un problema di privacy e di controllo relativo».
La viola quindi aggiunge: «È meglio tenerle tutti per rispetto di chi non è protetto e perché abbiamo detto che la mascherina chirurgica serve proprio per non contagiare gli altri, specie se sono suscettibili o, peggio, a rischio. È uno scrupolo in più perché sappiamo che il vaccino riduce fortemente la possibilità di contagiare, ma per adesso è meglio così». Una regola che vale sia per grandi spazi al chiuso, quanto per gli uffici più piccoli: «Sappiamo che basta un evento di super diffusione per creare il problema. Quindi, secondo me, il messaggio da dare deve essere chiaro: al chiuso le mascherine vanno tolte solo se tutti i presenti sono vaccinati. Come da indicazioni sul green pass, anche se sono tutti vaccinati solo con una dose».
VIOLA: “MASCHERINE? NELLE MENSE RISCHIO PIU’ ALTO”
«Finché non saremo tutti vaccinati – ha proseguito – negli uffici pubblici bisognerà andare con le mascherine. Visto che è difficile controllare chi sarà vaccinato o meno dobbiamo basarci sulla percentuale di popolazione vaccinata in quel momento e sulla circolazione del virus». L’immunologa Viola ricorda come il luogo di lavoro resti un posto a rischio, così come tutti i luoghi al chiuso dove si passano diverse ore a stretto contatto. Massima cautela anche nelle mense: «Il rischio è aumentato dal fatto che in mensa non si indossano le mascherine, dove è rimasta dobbiamo pensarla un po’ come fosse un ristorante: con distanziamento e numero controllato di persone possiamo andarci. È comunque bene che, dopo aver messo in sicurezza i fragili, si cominci a partire con le vaccinazioni all’interno dei luoghi di lavoro, perché in questo momento diventano uno dei posti dove ci si può contagiare».