«Il rischio zero non esiste e anche con il green pass è possibile che ci possano essere persone in grado di contagiare, però il rischio è bassissimo rispetto a un ambiente non protetto», così Antonella Viola ai microfoni di Otto e mezza sulle polemiche degli ultimi giorni sul certificato verde.

L’infettivologa si è schierata a favore di green pass e obbligo vaccinale, precisando: «Nel momento in cui il green pass diventa esteso a tutto, è un obbligo vaccinale di fatto. Bisogna avere il coraggio di dire che è un obbligo vaccinale: nessuno può rinunciare al lavoro – il giudizio di Antonella Viola – La mia paura è che aggiungere nuove limitazioni possa rendere le persone più frustrate e incattivite. Sull’obbligo vaccinale sono assolutamente favorevole dal punto di vista sanitario, ma non è una misura che può prendere un solo Paese, deve imporlo l’Europa».



ANTONELLA VIOLA: “SCETTICA SU TERZA DOSE”

Antonella Viola s’è poi soffermata sulla ripartenza della scuola: «La vera differenza è che ci sono i vaccini, la scuola riparte serenamente perché buona parte dei ragazzi è vaccinata. C’è una maggiore attenzione per i ragazzi sotto i 12 anni, ma la situazione è di tranquillità, sotto controllo. Per i più piccoli forse ci sarà qualche focolaio e qualche giorno di quarantena, ma non si arriverà a quanto visto in passato».



A differenza di altri colleghi, Antonella Viola è molto cauta sulla terza dose di vaccino anti-Covid: «Io sono scettica sulla terza dose data in maniera generalizzata, non mi piace l’idea di fare passare questo concetto nella popolazione. Sulla base dei dati che abbiamo adesso, non serve una terza dose per tutti. Ora stiamo vaccinando le persone in cui le due dosi di vaccino non hanno funzionato ed è necessario tentare una terza dose».

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