Fra gli ospiti di ieri sera del programma di La7, Otto e Mezzo, anche Antonella Viola, nota immunologa dell’università di Padova, da mesi in prima linea contro il covid. La conduttrice, Lilli Gruber, l’ha incalzata sulle recenti elezioni amministrative, chiedendole se l’ambiguità della Lega sul green pass e i vaccini durante la campagna elettorale non abbia in qualche modo influito negativamente sul voto: “Secondo me ha pesato moltissimo, i cittadini italiani si sono resi conto di quanto il problema della gestione della pandemia sia stato il più importante non solo per la questione sanitaria ma anche per la ripresa economica, del lavoro e della scuola, quindi ha avuto presa sociale in generale e si è visto chiaramente quanto sia stato sbagliato l’approccio di una parte della Destra alla gestione, quanti errori si sarebbero fatti se la gestione fosse stata in mano ad alcuni dei politici che abbiamo visto uscire sconfitti e perdere questa elezione”.



“Questo – ha aggiunto Antonella Viola – lo sottolinea il fatto che in controtendenza la Lega in Veneto è andata benissimo, ha ottenuto risultati incredibili, e questo benchè Zaia dica che non esistono due Leghe diverse, in realtà nella gestione della pandemia vi sono state due Leghe diverse: Zaia l’ha gestita in maniera diversa rispetto a Salvini, è stato molto presente, attento ed ha seguito la scienza, un approccio molto responsabile”.



ANTONELLA VIOLA: “CI SONO DUE LEGHE DIVERSE, TERZA DOSE? VI SPIEGO…”

Poi la Viola ha concluso: “La Lega è andata molto bene in Veneto ma non è andata bene la Lega di Salvini”. La professoressa si è poi espressa su temi a lei senza dubbio più vicino, leggasi la terza dose, e a riguardo ha tirato le orecchie all’Ema: “Sono contraria a quanto decisa da Ema in quanto Ema di nuovo non ha deciso nulla, ha avuto una posizione vaga in cui dice fate quello che volete, si può fare ma non sappiamo efficacia ed effetti, questo non ce lo si aspetta da un’agenzia regolatoria seria”.



“L’Fda – ha continuato – ha invece avuto un comportamento più serio e preciso ed ha detto no a terza dose a tutti in quanto in questo momento non abbiamo dati”. E ancora: “Ema deve cambiare il modo in cui si esprime se no ognuno va per i fatti suoi. Io non sono contrario alla terza dose ma sposo il parere Fda: quando vedremo che la protezione cala in maniera seria allora dovremo fare un richiamo a tutti, al momento la situazione è diversa”.