Quando verranno somministrati i vaccini anti covid ai più piccoli? Una domanda che molti genitori si stanno ponendo, soprattutto alla luce dei casi di coronavirus aumentati fra i più giovani a causa della variante inglese. Al momento non vi è una data certa ma secondo l’immunologa Antonella Viola, professoressa dell’università di Padova, la fine del 2021 potrebbe essere il periodo buono: “Se tutto procede bene – le sue parole rilasciate ai microfoni del Corriere della Sera – per la fine dell’anno potranno cominciare le vaccinazioni tra i ragazzini tra i 12 e i 18 anni”.

Per quelli più piccoli, under-12, bisognerà invece aspettare ancora un po’: “Bisognerà attendere – aggiunge la professoressa universitaria – ancora di capire come andranno gli studi di sicurezza, verosimilmente entro il 2022″. Secondo la docente dell’ateneo padovano, è fondamentale vaccinare anche i più piccoli: “Possiamo vedere la vaccinazione dei più piccoli sotto due punti di vista – spiega – per limitare la circolazione del virus all’interno della comunità e per proteggere i bambini stessi, che seppur molto raramente possono sviluppare una malattia severa”.

VIOLA: “SENZA VACCINI AI PICCOLI NO IMMUNITA’ DI GREGGE”

Inoltre, senza il vaccino a bambini e ragazzini, non si riuscirà mai a raggiungere la tanto desiderata immunità di gregge: “Sarà impossibile – aggiunge la Viola – arrivare almeno in futuro a una immunità di comunità senza vaccinare i minorenni, tenuto conto che anche una quota di adulti non vorrà o non potrà vaccinarsi”. Ma nel resto del mondo come funziona? In Israele, come ricorda Fanpage, sono già diverse centinaia i pazienti di età compresa fra i 12 e i 16 anni che hanno ricevuto il vaccino di Pfizer/BioNTech senza mostrare alcun effetto collaterale grave, così come dichiarato al Guardian da un funzionario israeliano. Nelle scorse settimane invece Anthony Fauci, membro task force anti covid della Casa Bianca, aveva spiegato: “Si sta lavorando a sperimentazioni cliniche con riduzione dell’età, in cui si esegue una sperimentazione clinica con soggetti dai 16 ai 12 anni, poi dai 12 ai 9, poi dai 9 ai 6”. In corso diverse sperimentazioni e la sensazione è che entro la fine del 2021 e l’inizio del 2022 si potrà partire con la vaccinazione di massa anche dei più piccoli.