Cantautore di grandissimo successo, Antonello Venditti con le sue canzoni ha cantato non solo la città di Roma, ma anche l’amore. Canzoni come “Notte prima degli esami”, “Amici mai”, “Ci vorrebbe un amico”, “Alta marea” e tante altre hanno fatto la storia della musica italiana e hanno fatto innamorare generazioni di persone. La sua musica ha conquistato anche il cuore di Simona Izzo, attrice, regista, sceneggiatrice e personaggio televisivo che ha vissuto una lunga e turbolenta relazione con il cantautore romano. Un grande amore quello nato tra i due che si sono anche sposati; un matrimonio durato all’incirca tre anni e suggellato dalla nascita di Francesco Venditti. Ma come mai è finita tra i due?



A distanza di anni a raccontare tutto è stata proprio Simona Izzo che, in occasione di una intervista rilasciata dalle pagine del Corriere della Sera, ha chiarito che la fine del suo matrimonio con Venditti non è legato alla storia con Maurizio Costanzo. “Venditti aveva un’altra che poi ha lasciato dopo che noi due ci eravamo lasciati. Molti mariti fanno così” – le parole della Izzo.



Simona Izzo difende Antonello Venditti: “gli odiatori l’hanno massacrato”

Il matrimonio di Antonello Venditti, ex marito di Simona Izzo, è terminato quindi per un tradimento stando a quanto dichiarato dalla donna. La loro storia ha però lasciato il segno, visto che Antonello Venditti le ha dedicato diverse perle del suo repertorio musicale come ha rivelato proprio la Izzo: “Alta marea”, “Che tesoro che sei”. Mi ha dedicato tutti i brani che parlano di sentimento, d’amore, di nostalgia”. Oggi i due sono in ottimi rapporti e Simona Izzo non ha perso occasione recentemente a difendere l’ex marito finito in una polemica mediatica per aver ripreso una donna durante un concerto inconsapevole che fosse una cinquantenne disabile. ”



“Ha commesso sicuramente una leggerezza ma non è un mostro” – ha detto Simona Izzo che ha poi puntato il dito contro gli odiatoti del web – “il video della serata è diventato virale e gli odiatori hanno massacrato Antonello, ma in modo eccessivo e ingiusto”.