Questa sera in programma il secondo appuntamento con Uà, il varietà condotto da Claudio Baglioni e in onda su Canale 5, e c’è grande attesa per i tanti ospiti in programma. Uno dei più attesi è certamente Antonello Venditti, punto di riferimento della scuola romana. Per presentare il suo successo basta qualche numero, a partire dai 30 milioni di copie vendute in carriera, tra i dati più alti della musica nostrana…



Il primo album di Antonello Venditti è uscito nell’anno 1972 e una delle canzoni più conosciute è ‘Notte prima degli esami’, ma non possiamo dimenticare successi come ‘Alta marea’ o ‘ Che fantastica storia è la vita’. Forti i suoi legami familiari, basti pensare che da ragazzo, quando aveva solamente quattordici anni, ha scritto una canzone dedicata alla nonna, chiamata ‘Sora rosa’ e ‘Roma capoccia’.



ANTONELLO VENDITTI, LA RIVELAZIONE SHOCK

Non si sa moltissimo della vita privata e dell’adolescenza di Antonello Venditti, ma uno degli episodi più brutti lo ha rivelato lo stesso artista in una recente intervista ai microfoni de La Stampa. Parlando dell’importanza della musica nella sua vita, un modo per esprimere se stesso e la sua diversità, il cantate ha spiegato di aver trascorso una adolescenza molto solitaria e vittima di bullismo fino a 16 anni: «Ero talmente complesso e complessato che ho rischiato il suicidio molte volte. Le canzoni sono nate da quel dolore, anche se a volte, prendi “Marta”, mi nascondevo dietro a un altro nome». Parole forti quelle di Antonello Venditti, che nella stessa intervista ha evidenziato: «Devi essere molto forte dentro, credere in te stesso e credere in quello che sei. Ecco perché c’è bisogno di amici, di una società che si interessi di te anche se sei piccolo. Ci vorrebbe un amico, sempre».

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