Il film ‘Sulle ali della musica’ è tratto dalla storia vera di Antonia Brico: chi è

Sabato 1 luglio andrà in onda in prima serata su Rai 1 “Sulle ali della musica”, il film che racconterà la vera storia di Antonia Brico, la prima donna a dirigere un’orchestra sinfonica, che prima di raggiungere i suoi obiettivi ha dovuto affrontare le difficoltà del tempo e anche quelle di essere una donna in una società prettamente maschilista.



Antonia Louise Brico, classe 1902, era nata a Rotterdam e sin da piccola ha dovuto confrontarsi con le difficoltà della vita. La madre era stata cacciata di casa quando il padre si accorse che era incinta e la piccola Antonia fu data in affido alla famiglia Wolthuis, una famiglia con cui la futura musicista vivrà dei momenti orribili. Il clima familiare all’interno della famiglia Wolthuis era pessimo, il nome di Antonia era diventato Wilhelmina Wolthius e il suo unico desiderio era ricevere affetto e subire qualcosa di orribile affinché magari venisse affidata a un’altra famiglia. A salvare Antonia però non fu un’altra famiglia ma la musica. Un medico aveva suggerito ai Wolthuis di farle prendere delle lezioni di piano per farla stare meglio e alleviare lo stress, fu in quel periodo che Antonia assistette a un concerto, diretto da Paul Steindorff, che le cambiò la vita.



Sulle ali della musica, storia vera: Antonia Brico e il grande successo nella musica

Il concerto diretto da Paul Steindorff, fu per Antonia Brico una vera rivelazione, lei stessa anni dopo raccontò quale fu l’impressione che ebbe dell’orchestra: “Per me l’orchestra è il più grande degli strumenti. Per un musicista significa quello che per un pittore è la tavolozza”.

Dopo aver scoperto di essere stata adottata, Antonia si fece chiamare col suo nome di battesimo e non più con quello datole dalla famiglia adottiva e col tempo cominciò a inseguire quello che era diventato il suo più grande sogno: diventare una direttrice d’orchestra. Dopo gli studi diventò l’assistente dell’uomo che l’aveva ispirata: Paul Steindorf. Aveva ottenuto un grande successo come pianista e dopo il master per i direttori d’orchestra del 1927 ottenne un grande successo anche in quel ruolo e fu apprezzata da molti grandi artisti. A causa della società maschilista e dei commenti ostili del baritono John Charles Thomas che affermò: “Io non mi faccio dirigere da una donna”, Antonia non giunse mai al conferimento di direttrice stabile. Antonia per fortuna, grazie alla sua forza d’animo, non cedette alle critiche e fondò a Denver la prima orchestra femminile del mondo: “New York Women’s Symphony Orchestra”, che la rese indimenticabile anche dopo la morte, avvenuta nel 1989 a Denver.