Antonia Klugmann, ospite a Oggi è un altro giorno, ricorda il terribile momento in cui ha rischiato di morire. È stato in un incidente d’auto in autostrada, che lei ricorda con queste parole: “Quell’incidente mi ha messo di fronte al fatto che si muore in un istante. Io ero sicura di morire. Io non credo in Dio, e neanche in quel momento c’è stata la fede. Ho pensato esclusivamente che stesse per finire tutto. Poi per fortuna non è stato così.” Cambiando argomento, la chef racconta di come sia nata la passione per la cucina: “Tante volte mi chiedo se questa passione che è nata poteva esserci per qualcos’altro. Credo di essere stata come molti alla ricerca, neanche oggi sono sicura di avere un particolare talento, però sono felice quando cucino.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
L’Incidente di Antonia Klugmann che le ha cambiato la vita..
Antonia Klugmann torna in tv dopo la sua esperienza di successo a Masterchef Italia e i fan sono lieti di rivederla e sentir parlare della sua storia, quella di una donna che si è rimboccata le maniche per seguire il suo sogno andando anche contro quello che era il volere dei suoi genitori. Lei stessa ha riferito che i due erano letteralmente sconvolti quando hanno scoperto che non voleva continuare gli studi iniziati in giurisprudenza e che, figlia di due dottori, alla fine optasse per la cosa più lontana a loro, la cucina. Alla fine però non le hanno mai fatto mancare il loro appoggio e lei per questo li ringrazia ancora adesso. La sua cucina è passione e il suo sogno è stato quello di comprare un rudere e inizia il suo progetto di vita a soli 31 anni. La burocrazia italiana l’ha rallentata e l’ha costretta a lavorare tre anni fuori casa per riuscire a pagare tutto ma alla fine ce l’ha fatta.
Antonia Klugmann ospite a Oggi è un altro giorno per raccontare la storia della sua passione
I momenti duri non sono mancati soprattutto per via del fatto che Antonia Klugmann ha avuto un brutto incidente d’auto che, poco più che ventenne, l’ha tenuta ferma e in convalescenza per un anno: “Era il 2005 avevo 26 anni e sono rimasta in convalescenza per un anno: la mia sola attività era coltivare, raccogliere, fare passeggiate, e studiare la botanica ma in quel periodo ho trovato la chiave e subito dopo mi sono buttata con cuore e coraggio in una nuova avventura. E dopo varie esperienze tra Udine e Venezia, insieme al mio compagno Romano De Feo, ho deciso di aprire il primo locale di proprietà”. Tutto alla fine è andato come sognava, incidente a parte.