Antonietta e Pietro: i genitori di Luciana Littizzetto

Antonietta e Pietro sono i genitori di Luciana Littizzetto. La conduttrice e comica è legatissima ai suoi genitori che dal Canavese si sono trasferiti tantissimi anni fa nella città di Torino. Proprio sotto la Mole Antonelliana è nata la simpaticissima Lucianina che ha un rapporto davvero speciale con la città che le ha dato i natali. I genitori, infatti, si sono trasferiti giovanissimi nel quartiere San Donato mettendo così radici. Pietro Littizzetto ha lavorato per tantissimi anni come operaio della Fiat, mentre la moglie Antonietta, ex camiciaia, ha aperto una latteria. Naturalmente oggi quella latteria non esiste più, anzi al suo posto è stata aperta una kebabberia come ha raccontato proprio la Littizetto.



Sui genitori di Luciana Littizzetto si conoscono davvero pochissime informazioni, visto che hanno sempre preferito restare in disparte nonostante la fama e il successo della figlia nata nel 1964 dal loro matrimonio.

Luciana Littizzetto e la morte del padre: “non è facile, ma succede a tutti”

Pietro Littizzetto, il papà di Luciana Littizetto, è nato il 2 maggio 1929 a Bosconero, situato nel basso Canavese. Da ragazzino ha conosciuto Antonietta, originaria della frazione Mastri, che lavorava in una trattoria. L’incontro tra i due cambia le loro vite, visto che i due si innamorano e decidono di trasferirsi nel capoluogo piemontese dove si sposano e mettono su famiglia. Dal loro amore è nata la figlia Luciana con cui hanno sempre avuto un rapporto davvero speciale.



Purtroppo Pietro Littizzetto è scomparso il 28 aprile 2016, all’età di 86 anni, poco prima del suo compleanno a causa di un brutto male. A lui, la Littizzetto ha dedicato il suo libro dal titolo “La bella addormentata in quel posto”. Non solo, proprio la comica dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni ha ricordato il papà e la sua morte: “pur sapendo che papà aveva 87 anni, era un bravo uomo e la sua vita l’ha vissuta, certe separazioni ti ribaltano. Devi fare ridere, ma dentro devi far cadere tutte le foglie morte e poi rimetterle. Non è facile, però si fa. È la vita. Succede a tutti, anche peggio”.