Non è la prima volta che Antonino Cannavacciuolo rivela che suo padre non avrebbe mai voluto vederlo alle prese con la dura vita dello chef in cucina, almeno non per via di quella gavetta lunga e sacrificata che lui stesso si è trovato ad affrontare. E’ la prima volta, però, che l’amato chef e giudice televisivo, svela che molti di quegli ostacoli che ha dovuto affrontare sono arrivati proprio da suo padre “reo” di non volerlo vedere diventare uno chef. In una lunga intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, Antonino Cannavacciuolo ha raccontato che il padre è arrivato a non parlarlo per settimane e mesi proprio per spingerlo a cercare un’altra strada ma senza molto successo alla luce di quello che oggi lui è diventato in tutto il mondo.
ANTONINO CANNAVACCIUOLO E IL DIFFICILE RAPPORTO CON IL PADRE
In particolare, Antonino Cannavacciuolo ha raccontato: “Pur di scoraggiarmi non mi ha parlato per lunghi periodi, poi mi ha mandato a lavorare nella cucina di uno grande chef, suo amico, persona durissima, e a lui ha chiesto di picchiare duro. Ha fatto bene, però mi ha dato una lezione di vita che non intendo replicare con mio figlio”. A quanto pare la lezione è servita ma forse doveva essere un po’ più severa, ma il risultato sarebbe stato lo stesso? Il dubbio rimane così come la sua voglia di andare avanti e conquistare e realizzare i suoi sogni: “Non mi piace definirmi star. Il mio sogno è creare tanti posti di lavoro, dare una risposta concreta ai miei ragazzi: se non riesco a costruire ciò che ho in testa, allora ho fallito”.