La notizia del rinvio a giudizio di Antonino Monteleone, inviato de “Le Iene”, continua a far discutere. Anche per questo il programma di Italia 1 ha deciso di intervenire pubblicamente con un post sui social per rispondere alle dichiarazioni dell’avvocato Nicola Menardo dello Studio Grande Stevens. «In base ai protocolli del Tribunale di Torino, per il COVID, l’udienza (che si è tenuta il 29 maggio) doveva essere rinviata a settembre. Prova ne è che non vi hanno partecipato né il difensore dell’avv. Briamonte, né quello di Monteleone», la premessa della trasmissione. “Le Iene” ha spiegato che per questo «il rinvio a giudizio è pertanto avvenuto senza che Monteleone, assistito da un avvocato d’ufficio totalmente all’oscuro della questione, potesse sviluppare alcuna difesa». Le dichiarazioni «trionfalistiche» dell’avvocato Briamonte sono quindi giudicate «davvero fuori luogo» dal programma. Nel comunicato si aggiunge che «Le Iene e Antonino Monteleone si rifiutano di pensare che il loro lavoro (un’inchiesta durata mesi) possa essere accostato al termine “fake news”», motivo per il quale «faranno valere tutte le difese e le eccezioni per quanto incredibilmente avvenuto nel seguito del giudizio». Ma si dicono pronti anche ad «agire presso ogni sede competente nei confronti dell’avvocato Nicola Menardo per questo intollerabile attacco ad un programma che da 23 anni contribuisce in maniera indiscutibile alla pluralità dell’informazione italiana». (agg. di Silvana Palazzo)



ANTONINO MONTELEONE A PROCESSO PER DIFFAMAZIONE

Antonino Monteleone a processo per un servizio realizzato per “Le Iene”. L’inviato è stato rinviato a giudizio con l’accusa di diffamazione aggravata ai danni dell’avvocato Michele Briamonte, secondo quanto riportato dall’Ansa. Lo ha deciso il gup di Torino Silvia Salvadori. La vicenda risale al novembre 2017, quando venne trasmesso in tv, su Italia 1, un servizio in cui la figura dell’ex consigliere di amministrazione di Banca Mps e managing partner dello Studio Grande Stevens veniva accostata alle vicende legate alla morte di David Rossi, il responsabile della comunicazione di Monte dei Paschi di Siena che è morto in circostanze non ancora del tutto chiare. Secondo l’accusa, formulata dalla Procura di Torino attraverso il pm Livia Locci, Antonino Monteleone avrebbe assemblato in maniera artificiosa alcune dichiarazioni rese dai soggetti intervistati, e registrate segretamente, montandole in modo da ottenere una rappresentazione che non sarebbe veritiera dei fatti. Il giudice ha inoltre ammesso la costituzione di parte civile, presentata dall’avvocato Nicola Menardo.



AVV. MENARDO VS MONTELEONE “CONTRASTIAMO FAKE NEWS”

«Lo scopo di questa iniziativa giudiziaria è quello di contrastare fake news che non hanno nulla a che vedere con la verità», ha dichiarato l’avvocato Nicola Menardo, come riportato dall’Ansa. Sulla vicenda del rinvio a giudizio di Antonino Monteleone è intervenuto anche Davide Parenti, ideatore e capo degli autori del programma “Le Iene”. «Non ci preoccupa il rinvio a giudizio. Perché prima di andare in onda facciamo verifiche molto accurate», ha dichiarato ai microfoni dell’AdnKronos. Inoltre, ha assicurato che impiegano più tempo «a fare verifiche con gli avvocati» che a realizzare il programma. Nessun commento sui social da parte del diretto interessato, Antonino Monteleone, mentre la notizia, rilanciata oggi da Dagospia, è stata ritwittata da Selvaggia Lucarelli, che è sempre stata molto critica nei confronti del programma di Italia 1 e così pure in quelli dell’inviato che ora deve rispondere dell’accusa di diffamazione aggravata nei confronti dell’avvocato Michele Briamonte.

Leggi anche

Strage di Erba: Olindo Romano e Rosa Bazzi verso ricorso in Cassazione/ "Da giudici Brescia errori clamorosi"