Antonio Albanese è il protagonista di una delle interviste riproposte oggi nella nuova puntata di Verissimo – Le Storie. Anche il noto attore ha di recente raccontato la sua quarantena, ammettendo che, prima dello scoppio della pandemia, aveva molti progetti in cantiere, in particolare un film con una vecchia conoscenza. “C’era il progetto di un nuovo film con Paola Cortellesi diretto da Riccardo Milani. Dopo “Come un gatto in tangenziale” c’era il desiderio di fare di nuovo qualcosa insieme. – ha infatti raccontato a Tv Sorrisi e Canzoni, per poi spiegare – “L’idea era di tornare a lavorare insieme dopo tre anni, ci stavamo preparando. Potrebbe pure essere un seguito. In fondo i nostri personaggi si erano lasciati su una panchina al centro di Roma…” ha concluso. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Antonio Albanese racconta il suo lockdown

Quella ad Antonio Albanese è una delle interviste riproposte questo sabato a Verissimo – le storie, il programma di Canale 5 in onda a partire dalle 16 con al suo interno – tra le altre cose – anche alcuni videomessaggi dei vip dalla loro ‘quarantena’. Ma come l’avrà trascorso, Albanese, questo lockdown, essendo la sua categoria tra le più colpite dall’emergenza Coronavirus? Lo racconta lui stesso a Tv Sorrisi e Canzoni: è stato “a Milano”, dice, “cercando di inventarmi cose nuove, leggendo cose mai lette, guardando la tv. Magari facendo un ottimo ragù. Non l’avevo mai fatto, il ragù!”. Nel frattempo, è andata in onda su Rai3 la seconda stagione della serie tv I topi, che racconta le vicende di un fantomatico boss malavitoso di nome Sebastiano Parrini. Un altro personaggio controverso, dopo il politicante Cetto La Qualunque che l’ha portato al successo. A proposito: dove se l’è svignata, quel (dis)onorevole? “Cetto è in Sudamerica, una zona incontaminata, è partito subito dopo aver visto ‘Apocalypse Now’ e ora è con un gruppo di indios del Rio delle Amazzoni. Vuole esportare piroghe”.



I nuovi progetti di Antonio Albanese

Boutade a parte, Antonio Albanese sta seriamente sfruttando questo periodo di pausa per organizzare – nei limiti del possibile – qualcosa di nuovo. “In questo periodo sto osservando e metabolizzando, cercando di capire cosa si può creare. Il racconto dei disagi potrebbe trasformarsi in cose divertenti, ma ora non mi diverte, ora mi sembra banalotto”. Tanti i progetti in sospeso, per lui insieme agli altri uomini e donne di spettacolo: in particolare, Albanese pensava a un nuovo film sulla scia di Come un gatto in tangenziale, sempre con Paola Cortellesi e sempre per la regia di Riccardo Milani. Lo conforta “il rapporto con le persone, anche via sms e WhatsApp. Io non uso i social, non ho Facebook, Twitter o Instagram, anche se purtroppo qualcuno li usa a mio nome… Con gli amici ci sentiamo spesso, ci mandiamo messaggi e molte di quelle elaborazioni che girano, video e foto, sono proprio divertenti”.



Antonio Albanese dirige Biagio Antonacci nel nuovo videoclip

Per Antonio Albanese, uno dei vantaggi soggettivi del lockdown può essere l’opportunità di scoprirci di più, di stare con la famiglia e di “pensare a cose che uno non pensa mai”. Per esempio, è notizia recente quella del suo coinvolgimento nel videoclip del nuovo singolo di Biagio Antonacci Per farti felice, un apparente esordio nel mondo della musica seppur ‘solo’ in veste di cineasta. “Io e Antonio ci siamo fatti compagnia in questo tempo”, ha scritto il cantante sui social, lui che invece li usa, “abbiamo pensato che anche distanti potevamo usare energie positive. Un giorno lui mi ha detto, ‘facciamo il video, la canzone mi piace molto… ti dirigo io a distanza’”. E così è stato.