Antonio Bassolino, candidato al ruolo di sindaco di Napoli con una lista civica, in collegamento ieri sera con il programma di Rete 4, Stasera Italia News: “Il Pd ha paura di Bassolino? Ci sono più candidati a Napoli io mi sono presentato in modo indipendente tutti sanno che sono una persona di sinistra, si vota per il comune, per eleggere il sindaco, e mi rivolgo ai cittadini di diverso orientamento politico, ed in particolare a quelli che fanno parte del partito dell’astensionismo, sono in tanti e spesso è il primo partito in Italia, è una scelta politica, è la volontà di dire sono contro, io spero e penso che noi dobbiamo riuscire a portare al voto tanti di questi cittadini. Voti ognuno per il suo preferito, ma faccio un esempio, la volta scorsa a Napoli al ballottaggio ha votato il 36% dei cittadini, chi viene eletto prendendo questi voti è un sindaco debole, noi abbiamo bisogno soprattutto ora uscendo dalla pandemia di avere maggior consenso”.
Quindi Bassolino ha proseguito: “Sono elezioni per il sindaco, mi permetto di insistere su questo, dunque non penso si tratti di trapiantare modelli nazionali in grandi città come Napoli o in altre grandi città, non si tratta di fare laboratori politici, di sperimentare come vanno vecchie o future alleanze nazionali, noi votiamo nelle città per le città, per il sindaco, la figura istituzionale più vicina ai cittadini e quella diversa da chiunque altra, dunque dobbiamo guardare in primo luogo alle città. Io sto facendo questa battaglia sapendo che è difficile ma non impossibile”.
BASSOLINO: “VOGLIO ARRIVARE AL BALLOTTAGGIO, QUELLA E’ UN’ALTRA PARTITA”
“Mi sono candidato il 13 di febbraio – ha proseguito Bassolino – ormai diversi mesi fa, non mi sono candidato in anticipato ma perchè avremmo dovuto votare agli inizi di giugno, poi si sono rinviate le elezioni a ottobre. Io non dico nulla, continuo la mia battaglia sui social, i comizi di piazza, busso alle porte di casa, cerco di avere un rapporto umano e devo cercare di arrivare al ballottaggio, questo è la battaglia: al ballottaggio è un’altra partita, io sto continuando questa salita e mi auguro di avere un consenso dei cittadini che mi porti al ballottaggio”. Sull’aumento dei prezzi delle materie prime: “Penso sia molto importante in questo momento che vada avanti il governo Draghi, abbiamo diversi vincoli ma al tempo stesso dobbiamo tenere conto delle figure sociali più deboli e io mi auguro che il presidente del consiglio possa andare avanti fino alla conclusione della legislatura. Il prestigio internazionale che ha Draghi è molto importante”.
Quindi ha raccontato un aneddoto: “Mi sono candidato il 13 febbraio, giorno in cui si fecero i funerali di Paolo Isotta, musicista napoletano, lontanissimo da me dal punto di vista politico, ma tra di noi c’era una stima politica; è stato uno di quelli che più mi aveva spinto a candidarmi, il sindaco di una grande città deve essere sindaco di tutti e non solo di una parte politica. Quel giorno c’era inoltre l’insediamento di Mario Draghi e nella mia mente è scattato Ciampi, in un altro delicato momento di passaggio. Dobbiamo augurarci che Draghi possa andare avanti, che dalle elezioni escano sindaci che sappiano fare i sindaci di tutti e che sappiano collaborare fra istituzioni, che è doverosa e obbligatoria: se la sappiamo fare creiamo un’aspettativa altrimenti saranno tempi duri”.