Antonio Cabrini è uno dei calciatori che ha fatto la storia della Juventus. È stata una fortuna che non abbia dato retta al padre Vittorio, che era molto contrario al suo ingresso nel mondo del calcio. «Per me prevedeva un futuro nell’azienda agricola di famiglia», ha dichiarato nelle scorse settimane in una diretta Instagram con il Corriere della Sera. Il padre ha fatto di tutto per riuscirci, era arrivato addirittura a chiamare il presidente della Cremonese per chiedergli di lasciar perdere il figlio. Per fortuna di Antonio Cabrini, non gli diede retta. Della vita privata parla meno, ma è stato spostato con Consuelo Benzi. Dalla prima moglie ha avuto i figli Martina ed Eduardo. Ora invece è legato a Marta Sannito, con cui tra le altre cose ha anche una passione in comune, quella per il padel, che è un po’ come giocare a racchettoni sulla spiaggia.
Per anni Antonio Cabrini ha giocato a tennis, poi ha scoperto il padel ed è stato amore. Allora lo ha fatto conoscere alla seconda moglie Marta Sannito, che conobbe per caso a Bergamo diversi anni fa. «Come accade per le cose belle della vita, accadono e basta. Non ci siamo mai più lasciati», raccontò lei a Il Centro.
CABRINI E LA PASSIONE PER IL PADEL CON LA MOGLIE
Non solo Marta Sannito si è innamorata del padel, ma è diventata membro della giunta esecutiva e responsabile tecnico del settore padel nazionale dell’ASI (Associazioni Sportive Sociali Italiane) e socia di Padel4fun, una rete di circoli milanesi che hanno centri affiliati in Lombardia, Piemonte e Abruzzo. Prima invece era nota per occuparsi di brand marketing consulting, che l’ha portata a lavorare per anni nel settore della moda. «Prima della pandemia organizzavamo anche viaggi e weekend per appassionati. Le nostre trasferte prevedevano ore di clinic, lezioni e dimostrazioni per migliorarsi e soprattutto divertirsi», racconta al Corriere della Sera la moglie di Antonio Cabrini, che con la giornalista di SkySport Gaia Brunelli ha scritto il libro “Quel fenomeno del padel” (Gribaudo), uscito il 15 aprile. «Il motivo che sta alla base del successo del padel è proprio che ci si diverte a qualsiasi livello». Infatti, per il marito Antonio Cabrini è diventata addirittura «una droga sportiva».