Antonio Cassano scatenato su Bobo Tv su Twitch ieri sera, ha toccato diversi argomenti ma la notizia più interessante è relativa a Francesco Totti, che nel 2004 sarebbe stato ad un passo dall’addio alla Roma perché Franco Baldini lo aveva di fatto già venduto al Chelsea prima che l’affare saltasse in extremis. Questa almeno la versione di Antonio Cassano, sempre fonte di notizie “bomba”, soprattutto quando parla in libertà come ha fatto ieri sui social in compagnia degli amici Christian Vieri, Daniele Adani e Nicola Ventola. L’ex giallorosso ha rivelato un retroscena di mercato sicuramente non banale: “Nel 2004 Baldini aveva l’accordo con il Chelsea, Totti doveva andare al Chelsea e io dovevo diventare il futuro della Roma. Sarei rimasto a Roma indipendentemente da Totti”. Nell’estate 2004 l’Italia era uscita presto dagli Europei, dove però Cassano aveva fatto benissimo mentre Totti era stato protagonista in negativo a causa dello sputo al danese Poulsen. Quando però il numero 10 della Roma lo venne a sapere “se la lega al dito e poi sono nati altri problemi. Io me ne sono andato per il rinnovo, perché mi hanno promesso una determinata situazione e poi si sono rimangiati la parola”.



ANTONIO CASSANO, L’ANEDDOTO SU TOTTI E UNA TELEFONATA DI MORATTI…

Verrebbe da chiedersi che cosa sarebbe potuto succedere se Antonio Cassano avesse risposto a una telefonata di Massimo Moratti. L’ex calciatore barese infatti ha raccontato un altro episodio, una telefonata dell’allora presidente dell’Inter il giorno di Natale. “Il mio numero di telefono non lo do a nessuno, lui aveva quello di mio cugino”, spiega Antonio Cassano. Morale della favola: a Moratti risponde il cugino di Antonio e quando il presidente si presenta gli risponde ‘Sì, e io sono Berlusconi!’, chiudendo la conversazione. Non solo i tempi di Totti, Antonio Cassano ha invece speso parole importanti sulla Roma di oggi e Paulo Fonseca, dichiarando: “Credo sia un visionario del calcio. Ha delle visioni, vede cose che altri non vedono. Sta facendo cose stupende, per carità con una buona squadra. Nessuno credeva in Mkhitaryan, hanno preso Pedro e riportato Karsdorp. Villar? Nessuno se lo in***a ma è un grandissimo ragazzo. Delle ultime partite che sta facendo ‘sto ragazzo non ne parla nessuno. Villar e Bentancur ad esempio hanno la stessa idea di calcio ma non gli danno credibilità”.

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