Antonio Cassano e Cristiano Ronaldo hanno avuto un battibecco a distanza. Come svelato dall’ex calciatore barese, l’asso del Manchester United, fino all’anno scorso fra le fila della Juventus, si sarebbe infuriato per via di alcuni giudizi del barese. Antonio Cassano non ha mai regalato sconti al bomber lusitano, e spesso e volentieri lo ha criticato, aggiungendo in più occasioni di preferirgli di gran lunga Lionel Messi. Parole che non sono andate giù all’ex bianconero, che ha quindi deciso di rispondere a Cassano, mandandogli un sms. A svelare l’accaduto è stato l’ex giocatore durante una delle classiche dirette su Twitch con Bobo Vieri e la Bobo Tv: «Vedo un numero spagnolo e quattro messaggi lunghissimi. Dopo che io ho detto “di Ronaldo ce n’è uno solo, quello vero, e Messi è molto più forte di Cristiano Ronaldo”, mi ha scritto. Mi ha detto che io avrei dovuto avere rispetto per lui, per quello che aveva vinto, per i gol che aveva fatto e per quello che lui rappresentava».
Poi Fantantonio ha proseguito: «Siccome io non ho paura della verità e affronto il mondo intero, dal Papa fino all’ultima persona del mondo se esiste, gli ho detto “Caro Cristiano Ronaldo se la mancanza di rispetto è dire quello che ho detto, allora ti sto mancando di rispetto perché ho detto la realtà dei fatti”». Ma chi è stato a dare il numero personale di Cassano a Cristiano Ronaldo? «Ho chiamato Gigi Buffon e gli ho chiesto se avesse dato il mio numero a qualcuno. Mi ha risposto di averlo dato all’addetto stampa. E Cristiano Ronaldo mi ha inviato dei messaggi dicendo “io ho tanti di quei soldi, ho fatto più di 750 gol, tu ne hai fatti 150 soltanto in tutta la carriera”».
CASSANO-CRISTIANO RONALDO, SCONTRO VIA SMS: “MI HA FATTO IMBESTIALIRE…”
Cassano ha aggiunto: «Mi ha fatto imbestialire. Hai tutto, vivi sereno, tranquillo e rilassato invece di andare a vedere cosa dicono di te. Prendi esempio da Lionel Messi, che è una persona che se ne sbatte di tutto e tutti. Gigi Buffon e anche Giorgio Chiellini lo sanno, ma non voglio metterli in mezzo. Non gli ho mai mancato di rispetto come uomo e come calciatore, anche se ce ne sono 50 che me ne piacciono di più. Io non ho avuto timore di rispondergli».