Apprezzato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Garante dell’Antitrust, Antonio Catricalà ha lasciato il segno nel cuore di tutti. Come vi abbiamo raccontato, il 69enne si è ucciso oggi nella sua abitazione a Roma, quartiere Parioli, e arrivano delle importanti novità da fonti investigative: come riporta Repubblica, la Procura di Roma ha avviato un fascicolo di indagine in relazione all’estremo gesto.
Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Antonio Catricalà, queste le parole di Silvio Berlusconi: «Rivolgo un pensiero commosso alla memoria di Antonio Catricalà. La sua scomparsa mi ha dolorosamente colpito. Ne ricordo la figura di servitore dello Stato, la profonda cultura giuridica, le grandi capacità di lavoro al servizio delle istituzioni, il tratto umano garbato». Questo l’omaggio di Giorgia Meloni: «Sono rimasta incredula e scioccata dinanzi alla notizia della tragica scomparsa di Antonio Catricalà. Grande servitore dello Stato, fu anche Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Con profondo rispetto, porgo alla famiglia le mie più sentite condoglianze». (Aggiornamento di MB)
MORTE ANTONIO CATRICALÀ, IL POSSIBILE MOVENTE DEL SUICIDIO
Sarebbe un cancro la possibile “spiegazione” dietro il tremendo gesto compiuto da Antonio Catricalà questa mattina ai Parioli: a rivelarlo è Dagospia ma ovviamente saranno le indagini a doverlo stabilire nelle prossime ore, dopo aver sentito famigliari e conoscenti dell’ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Secondo l’Adnkronos, Catricalà sarebbe stato trovato sul balcone del suo appartamento in Via Antonio Bertoloni in pieno centro di Roma: sempre secondo le prime fonti investigative, il magistrato e politico si sarebbe sparato con una pistola Smith & Wesson calibro 38 e addirittura la moglie Diana sarebbe stata in casa al momento del suicidio improvviso.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo e indagherà il pm di turno Giovanni Bertolini: il 69enne Antonio Catricalà – anche lui come il Premier Mario Draghi allievo di Federico Caffè – lascia moglie e due figlie e un vuoto incolmabile in chi lo ben conosceva, come il Ministro PA Renato Brunetta: «Grande amico, grande servitore dello Stato, Antonio Catricalà lascia un incolmabile vuoto in tutti quelli che lo hanno conosciuto e hanno avuto l’onore e il privilegio di lavorare con lui. È un dolore fortissimo». Al Senato un minuto di silenzio è stato indetto dalla Presidente Casellati che ha commentato «Purtroppo quella di oggi non è una bella giornata».
CATRICALA È MORTO SUICIDA A ROMA
L’ex Garante dell’Antitrust e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà è morto suicida a Roma, trovato stamattina nella sua abitazione in quartiere Parioli. La notizia terribile è stata data dall’Ansa in anteprima, citando fonti investigative: si sarebbe suicidato sparandosi un colpo di pistola. Al momento sul posto è giunta la Polizia e la Scientifica per svolgere i primi rilievi di rito e capire se la dinamica della tremenda morte sia avvenuta proprio nei termini rilevati “a caldo”.
Incarichi di Governo, importante ruolo di Garante concorrenza tra il 2005 e il 2011, prestigioso magistrato e profondo conoscitore della comunicazione anche ai tempi dei social: così descriveva i tempi “social” nel dicembre 2019 «comunicazioni ai tempi dei social? Il web dà libertà assoluta a potere di pochi. Riequilibrare i rapporti, educare i cittadini ad uso consapevole. Abbattiamo le asimmetrie informative». Resta il mistero su un suicidio che ancora deve essere confermato dalle indagini, anche perché per chi conosceva Antonio Catricalà sembra davvero impossibile una fine del genere.
CHI ERA ANTONIO CATRICALÀ
«Sconcertato dalla notizia. Un grande uomo di stato, giurista e magistrato esimio, anche negli ultimi tempi legato a possibili incarichi di Governo come tecnico o come sottosegretario», lo ricorda così a caldo il direttore dell’Ansa Luigi Contu intervistato a Rai News24. Una notizia che squarcia la quotidianità politica per un personaggio che ha fatto la storia, seppur da comprimario, degli ultimi 30 anni di Palazzo. Avvocato cassazionista di Catanzaro, è stato per anni dirigente pubblico e Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust).
Scelto dal Governo Monti come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma è stato legato anche dai Governi Berlusconi a diversi incarichi pubblici fin dai primi anni Duemila. Nel Governo Letta Catricalà era assieme a Calenda il viceministro dello Sviluppo Economico mentre dal 30 giugno 2015 è stato nominato Presidente dell’OAM (Organismo per la Gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi): dal 20 aprile 2017 è stato nominato Presidente di Aeroporti di Roma mentre è freschissima, dello scorso 19 febbraio 2021 la nomina a Presidente dell’Istituto Grandi Infrastrutture (IGI). Proprio per questo ultimo incarico, Catricalà era stato legato a possibili nomine come tecnico o come ruolo di primo piano per svolgere i progetti del Recovery Plan sul fronte grandi opere.