Nuove rivelazioni sul caso relativo alla morte di Marco Vannini e su Antonio Ciontoli, considerato colui che ha sparato il colpo di pistola sparato al ragazzo. Ciontoli avrebbe infatti dei precedenti penali relativi ad un incontro con due prostitute, che si sarebbe rifiutato di pagare dopo aver consumato un rapporto. Un precedente che, secondo l’inviato delle Iene Giulio Golia, poteva essere decisivo se avesse pesato nella carriera di Ciontoli e nella possibilità di tenere o meno una pistola. Ciontoli venne poi mandato in mare, imbarcato dall’esercito forse per calmare le acque dopo il caso delle prostitute. In più viene fatta da Golia un’incredibile scoperta: in questo frangente Ciontoli era stato difeso dall’avvocato Celestino Gnazi, legale della famiglia Vannini assieme all’avvocato Coppi: Gnazi però ha affermato di non ricordare di aver seguito quel procedimento, peraltro rapidamente archiviato, per Ciontoli vent’anni prima. (agg. di Fabio Belli)
MARCO VANNINI, I PRECEDENTI DI ANTONIO CIONTOLI
A 5 anni dalla morte di Marco Vannini, avvenuta tra il 17 e il 18 maggio 2015 dopo un colpo di pistola sparato da Antonio Ciontoli, Le Iene tornano ad occuparsi della vicenda con Giulio Golia. Se quella notte, nella villetta della famiglia della sua ragazza Martina a Ladispoli, Marco Vannini fosse stato soccorso in tempo dalla famiglia Ciontoli “sarebbe ancora vivo”. Lo ha scritto la Cassazione, stabilendo il 7 febbraio scorso che il processo d’Appello nei confronti della famiglia Ciontoli è da rifare per tutti i componenti della famiglia Ciontoli. Ed è proprio attorno alla figura di Antonio Ciontoli, il papà di Martina, che si addensano le ombre maggiori. “Ma lo sapete che il Ciontoli aveva avuto un precedente perché si era fermato sull’Aurelia e aveva caricato una donnina e poi non l’aveva pagata…?”, aveva detto a Le Iene un testimone. Giulio Golia è riuscito a circostanziare l’accaduto con ulteriori elementi.
MARCO VANNINI, LE DENUNCE DELLE PROSTITUTE CHE ACCUSAVANO ANTONIO CIONTOLI
In un primo momento Le Iene erano riuscite ad entrare in possesso del verbale di interrogatorio dei carabinieri nel quale Antonio Ciontoli ammetteva il rapporto sessuale negando tutte le altre accuse, tra cui quella di aver rapinato le due prostitute che erano salite nella sua macchina. All’appello, però, mancavano le denunce delle due prostitute: documenti che sarebbero potuti risultare molto utili per ricostruire l’accaduto e per capire per quale motivo alla fine il procedimento nei confronti di Antonio Ciontoli venne archiviato. Dopo il primo servizio sulla vicenda, Le Iene sono entrate in possesso di quei documenti clamorosi e ne mostreranno il contenuto nella puntata odierna. Si tratta di una vicenda risalente a 20 anni fa, ovviamente slegata da quella di Marco Vannini, ma che secondo il legale della famiglia Vannini potrebbe essere utile a ricostruirne la personalità.