Antonio Conte sembra prossimo a tornare in panchina, pronto ad allenare una nuova squadra dopo la pausa post Tottenham. Poco meno di un anno fa, a marzo 2023, l’allenatore salentino rescisse consensualmente il contratto con gli Spurs e da allora non ha più diretto alcuna squadra, ma dopo 11 mesi di “pausa”, il grande ritorno sembra prossimo: «Mi sono preso questo tempo per me – ha raccontato ieri al Telegraph, come si legge sul Corriere della Sera – per la mia famiglia e per stare con i miei genitori. È importante ricaricarsi, fisicamente e mentalmente, ora il mio unico problema è che ho troppa energia».



Tante le squadre a lui interessate, a cominciare dal Milan, club che da tempo viene accostato ad Antonio Conte e che in estate potrebbe divorziare da Stefano Pioli nel caso in cui la stagione in corso finisca senza neanche un trofeo. In ogni caso il salentino non si sbilancia sul suo futuro, spiegando: «La migliore opzione possibile è divertire e vincere. E per essere celebrato, devo vincere appunto. Altrimenti gli altri aspettano di festeggiare il mio fallimento. Questa è la verità». E chissà che la sua prossima squadra non gli permetta di esaudire il suo sogno nel cassetto, «Un giorno mi piacerebbe sollevare la Champions da allenatore. Ma so che è molto difficile».



ANTONIO CONTE È PRONTO A TORNARE IN PANCHINA: “VOGLIO REGALARE UNA GIOIA A MIO PAPÀ”

E ancora: «Vorrei regalare questa gioia a mio padre. Mi ha detto “voglio vederti sollevare la Champions”. Non è semplice, ma tutti possono avere un sogno». Nel corso della chiacchierata con il Telegraph Conte ha infine parlato di Vialli e Mihajlovic, amici che ci hanno purtroppo lasciato nel 2023 a causa di due gravi malattie, così come di Gian Piero Ventrone, per anni nello staff proprio dell’allenatore italiano: «Perderli in pochi mesi sicuramente è stato uno dei momenti più duri della mia vita. Con Vialli ho avuto un rapporto importante. L’ho incontrato tre settimane prima che morisse per cenare con mia moglie e conservo quel momento nel mio cuore».



Conte ha svelato che in queste situazioni si hanno pensieri orribili, «Pensi a cosa può succedere a un’altra persona molto vicina a te, o se può succedere a te. È stato un momento davvero difficile, anche per i giocatori del Tottenham, quando è morto Gian Piero».