Per Antonio Conte è un periodo difficile, non solo dal punto di vista professionale e quindi sportivo, ma anche privato. L’allenatore dell’Inter da due mesi sta cercando di recuperare 30 milioni di euro di un investimento andato male. Lo rivela La Verità, secondo cui l’ex Juventus potrebbe essere vittima di una presunta truffa. Ci sono infatti alcuni documenti falsi di Hsbc, che è una delle banche di investimento più importanti nel mondo ed è anche molto conosciuta nel mondo del calcio. La banca comunque è estranea a questa vicenda. La storia, dunque, arriva da Londra ed emerge da due sentenze della corte commerciale inglese, la prima del 17 luglio, l’altra di agosto. C’è un’ingiunzione di pagamento a carico di Massimo Bochicchio, investitore con un passato in Hsbc e Global Banking & Markets. È il giudice Dave Foxton a spiegare cos’è successo. Oltre ad Antonio Conte, ci sono altre sette vittime, tra cui la Superb Sport Limited. Tutti si sarebbero resi conto l’anno scorso di essere stati truffati da Bochicchio e dalla sua società. Il manager aveva promesso degli investimenti fruttuosi, ad alto rendimento. Gli otto si aspettavano un pagamento di 33,1 milioni di euro entro il 30 giugno 2020 che invece non sono arrivato.
INTER, ANTONIO CONTE TRUFFATO A LONDRA? IL RETROSCENA
Antonio Conte e le altre vittime di questa truffa hanno provato a riavere le somme investite ma Massimo Bochicchio non ha pagato, quindi gli hanno mandato una mail, scoprendo che l’indirizzo è falso. Secondo il giudice, l’investitore li aveva convinti in quanto la sua società, Kidman, sarebbe collegata e garantita da Hsbc, ma l’istituto ha spiegato durante il processo di non aver alcun ruolo nella società né collegamento con le sue controllate. Lo stesso Bochicchio ha poi smentito il coinvolgimento di Hsbc. Secondo quanto ricostruito da La Verità, proprio da Antonio Conte è arrivato al giudice un documento, che si è rivelato falso, che sembrava arrivasse dalla banca d’investimento. Ed è su questo che si poggia la sentenza. Visto che non ha pagato, è arrivata l’ingiunzione di pagamento. È stato quindi congelato il suo patrimonio da 61,4 milioni di dollari che comprende anche la casa di Holland Park dove ha vissuto Antonio Conte ai tempi del Chelsea e dove è rimasto il fratello Gianluca che era stato consulente di Bochicchio in Tiber Capital. Ora rischia il sequestro dei beni se non ottempera all’ingiunzione.