Il caso del manager arrestato, Antonio Di Fazio, con l’accusa di aver narcotizzato e poi stuprato una studentessa 21enne della Bocconi è stato affrontato anche dalla trasmissione Lombardia Nera. Nel suo cellulare sono state rinvenute 54 foto che farebbero pensare ad altre ragazze ed infatti altre giovani avrebbero raccontato di essere state sequestrate e abusate. Ora spuntano ipotesi di abusi di 10 anni fa sulla sua ex moglie. Antonio Di Fazio è un mostro o vittima di una tentata estorsione da parte di una studentessa? Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, il 50enne collegato in video conferenza dal carcere di San Vittore, davanti al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Ai microfoni della trasmissione di Antenna 3 l’avvocato Rocco Romellano ha commentato: “Il mio assistito non sta bene, è molto confuso. Le accuse sono piuttosto gravi, il dottor Di Fazio lo conosco come cliente e nei miei confronti è sempre stato una persona corretta, cordiale”. Tuttavia, ha aggiunto, “Non sono a conoscenza se avesse una seconda vita” ma in qualità di suo difensore sarà suo compito realizzare un piano difensivo.

ANTONIO DI FAZIO, MANAGER ARRESTATO: IL CASO A LOMBARDIA NERA

Le foto rinvenute dagli inquirenti nel cellulare del manager Antonio Di Fazio ritrarrebbero donne seminude e in stato di incoscienza. Gli scatti sarebbero riconducibili a quattro ragazze ma ci sarebbero altre foto su un altro dispositivo sequestrato al manager e già due di loro si sarebbero presentate in procura mentre sarebbero tre quelle disposte a denunciarlo. La ragazza che ha denunciato il manager sarebbe stata narcotizzata con un caffè senza essere consapevole di prendere degli psicofarmaci, durante un colloquio di lavoro, e questa sarebbe la maggiore differenza con il caso Genovese messo a confronto nel corso della trasmissione Lombardia Nera. “Qui parliamo di un uomo assolutamente sociopatico”, ha commentato la psicoterapeuta Mioli Chiung, “di un uomo che reitera una deviazione sessuale che, stando a quanto emerso dalle indagini, è un aspetto reiterato nel tempo”. Altra differenza è anche il tipo di sostanza assunto dalle vittime. A differenza del caso Genovese nel quale le ragazze prendevano sostanze in grado di provocare “euforia”, ha spiegato la dottoressa Dvora Ancona, qui invece le vittime assumevano farmaci in grado di sedarle. La difesa sta già parlando di perizia psichiatrica: molto probabilmente sarà questa la posizione della difesa. Ma cosa rischia Di Fazio? Secondo l’avvocato Cassarà “rischia pene abbastanza elevate”.