A “Quarto Grado”, trasmissione di Rete 4 condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, è stato mandato in onda un altro audio choc di Antonio Di Fazio, l’imprenditore condannato a 15 anni per violenze s*ssuali su ragazze che stordiva con benzodiazepine prima di dare il via alle molestie e agli abusi. Si tratta di una telefonata nella quale Di Fazio parla con una donna del figlio adolescente, prelevato a scuola dai carabinieri: “È arrivato il capitano con l’assistente sociale, scusami, con la psicologa. Sono andati a scuola a prelevare *** e interrogarlo”. “Ma chi?”, domanda la voce femminile. “Quello che tu dici che era simpatico… Ma manco ti vergogni ad aver convocato un bambino di 12 anni?”, si chiede Antonio Di Fazio.
E, ancora: “A scuola lo vai a prendere? Come i carcerati? Io auguro a suo figlio, sempre che sia stato capace di farlo, che si schianti, crepi e gli si buchi la milza! Perché un pezzo di m*rda simile non merita altro che questo. *** si è spaventato, adesso è in camera sua e ho dovuto due volte, ben due volte mettermici a fianco, calmarlo, farlo ragionare”.
ANTONIO DI FAZIO E L’AUDIO CHOC SUI CARABINIERI: “LI DENUNCIO!”
Nel prosieguo del dialogo telefonico riprodotto a “Quarto Grado”, Antonio Di Fazio spiega che al figlio sono state chieste “minchiate! Come al solito. La serata del 26, ma tu c’eri? Ma giravi per casa? Ma dove dorme la nonna? Ma questo? Ma quello? Il problema loro è che pensavano: ‘Facendo le domande con calma non si spaventa’. Ma si è spaventato, perché arrivano come lo sceriffo a New York. Carabinieri! Io sono la psicologa! Giustamente il bambino si è spaventato”.
Ma “la sfiga sua è che io ero in vivavoce col professor Corti davanti, quindi un avvocato, e un’ex assistente sociale capo, che han sentito tutto e sono rabbrividiti. Corti mi ha detto: ‘Dottor Di Fazio, denunci i carabinieri, mi faccia ‘sto favore’. Ora l’unica cosa che bisogna fare io l’ho detta: denunciare i carabinieri e allo stesso tempo fare una perizia su ***, far uscire fuori il suo stato reale e partire con la denuncia anche di questo. Dopodiché, praticamente, attaccare quell’altra str*nza di m*rda, quella mafiosa di m*rda per calunnia e tentata estorsione”. Pur se non è stato esplicitato in trasmissione, è intuibile come Antonio Di Fazio stesse parlando di una delle vittime che l’ha denunciato.