Fra i tanti temi trattati da Quarto Grado anche quello riguardante Antonio Di Fazio, l’imprenditore di Milano arrestato con l’accusa di aver drogato delle donne per poi fotografarle. Il programma di Rete Quattro ha mandato in onda la confessione dello stesso manager agli inquirenti: “Sono io quella bestia che cercavate e che ha fatto questa cosa. Come le ho somministrate? Abbiamo bevuto e al secondo giro, abbiamo riso e scherzato, poi la ragazza si è avvicinata a me ed ho capito che aveva una volontà di sfiorarmi, e allora io per sciogliermi maggiormente io e lei, ho sciolto queste benzodiazepine nella bevanda ma non in misura pesante”.
E ancora: “Io dovevo fermarmi, non dovevo permettere che si arrivasse a quel punto. Dopo mezzanotte è successo quello che avete visto nelle foto. Sono foto scattete da me, ma non ho assolutamente abusato sessualmente ne ho fatto un minimo gesto di violenza nei suoi confronti. Io mi staccherei un braccio per tornare indietro nel tempo”.
ANTONIO DI FAZIO: “SONO CRESCIUTO IN UNA FAMIGLIA DOVE DOVEVO ESSERE PERFETTO”
Poi Antonio Di Fazio ha spiegato: “Sono cresciuto in una famiglia dove davanti hai un padre non ha sbagliato nulla un mito, e una sorella famosa a livello internazionale che non ha sbagliato nulla, poi arrivi tu e devi essere perfetto in tutto”. Antonio Di Fazio poi ribadisce: “Io non ho toccato le ragazze dopo che le avevo drogate. Le ho spogliate io certo”, aggiunge dopo le domande incalzanti dell’investigatrice.
Antonio Di Fazio ha parlato anche della sua ex moglie, una presunta vittima: “Anche a lei le benziodiazepine? Non volevo avere più niente a che fare. Non volevo che interagisse con me, lei inscenava ancora la moglie innamorata ma io avevo scoperto i tradimenti. Mai avuto rapporti sessuali contro volontà di lei, mai somministrato benzodiazepine per avere rapporti”. Antonio Di Fazio ha poi raccontato di aver subito un’aggressione dalla moglie: “Lei mi ha aggredito quel giorno, mi ha spruzzato lo spray al peperoncino nel viso, sono rimasto annebbiato, e poi ha preso il centrotavola e me l’ha tirato in fronte, poi mi ha continuato a colpire, c’era lo strascico di sangue”. Ma anche in questo caso gli inquirenti non sembrano credergli: “Gli esiti medici raccontano l’opposto di come è stata ricostruita la vicenda”.