Non accenna a diminuire la polemica sollevata da molti ex calciatori dopo la morte di Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli, in merito alla probabile correlazione tra i decessi prematuri, malattie incurabili e farmaci che venivano somministrati dalle società sportive come fossero “caramelle“. Dopo l’allarme doping e le denunce lanciate da Dino Baggio, anche un altro autorevole ex sportivo, Antonio Di Gennaro, ora commentatore tv, parla della forzata somministrazione di farmaci, oggi considerati illegali, da parte dei medici sportivi ai calciatori. La paura costante è quella di dover subìre le stesse conseguenze di molti suoi ex colleghi, a causa dell’assunzione di sostanze delle quali non veniva spiegato l’effetto.



In una intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, Antonio Di Gennaro ammette l’assunzione di farmaci dopanti, e parla della sua ex squadra, la Fiorentina, segnata da molti giocatori morti ancora giovani. Pur affermando di avere fiducia nei medici sostiene di voler cercare la verità e di aver diritto di conoscere quali potrebbero essere gli effetti avversi dovuti alla somministrazione di sostanze, che venivano date negli anni 80 ai calciatori. Tra queste anche il Micoren, un farmaco che provocherebbe gravi conseguenze a cuore ed apparato respiratorio, se assunto regolarmente.



Antonio Di Gennaro: “Micoren somministrato direttamente in campo”

Intervistato da Repubblica, Di Gennaro ex centrocampista della nazionale di calcio, ammette di aver preso molte sostanze oggi considerate illegali. E dice di aver paura, soprattutto alla luce degli ultimi decessi dei suoi ex colleghi. Chiede ai responsabili medici di parlare, di dire chiaramente cosa potrebbe succedere e quali sono le conseguenze di una prolungata assunzione di certe sostanze. Secondo Di Gennaro i farmaci incriminati venivano somministrati come se nulla fosse, alcune volte mascherati da bevande vitaminiche, altre fatti assumere direttamente in campo per migliorare le prestazioni.



Come ad esempio il Micoren: «Il Micoren l’ho preso direttamente in campo. Era il 10 aprile 1977, il mio esordio in Serie A con la Fiorentina, contro la Juventus, a neanche 19 anni. Ero emozionatissimo. Dopo venti minuti si fermò il gioco per un fallo e il massaggiatore venne a darmelo». La testimonianza dell’ex calciatore si aggiunge ad altre che recentemente hanno tenuto banco sulla stampa nazionale. La preoccupazione degli sportivi, tra gli altri, oltre a Dino Baggio anche Brambati e Raducioiu. è di far conoscere la verità, di portare alla luce i veri effetti dell’assunzione di queste sostanze, ed invocano un’inchiesta scientifica che possa finalmente dimostrare se esiste o no una correlazione tra abuso di farmaci e morte prematura.