Santo Versace vive indubbiamente grandi emozioni ripensando ai suoi genitori e ai suoi fratelli. Sono tanti gli episodi e i ricordi che gli sono rimasti nel cuore e che lo riportano alle sue origini. Parlando del padre e della madre, in una recente intervista a Verissimo, ha ricordato come mamma Francesca fosse riuscita ad ‘influenzare’ e ispirare Gianni nell’intraprendere una carriera nel mondo della moda. “Se non avesse fatto la sarta difficilmente lui avrebbe imboccato la strada che ha preso. E’ un figlio d’arte”, ha detto squillante Santo, ricordando quando il fratello si destreggiava tra pizzi e merletti per aiutare l’amata madre.
I suoi genitori, a loro malgrado, hanno dovuto fare i conti con gravi traumi nel corso della loro vita, come la tragica scomparsa della primogenita Tina. “Per mia madre fu un dolore terribile ma poi la nascita di Donatella ha portato di nuovo felicità”, ha raccontato Santo.
Santo e l’eredità morale lasciata dal padre Antonio Versace: il rapporto coi genitori
Mentre la madre Francesca lavorava come sarta, il padre Antonio era un commerciante e gestiva una drogheria a Reggio Calabria. Ai figli ha trasmesso i valori del duro lavoro e del sacrificio, ma anche la sensibilità e l’empatia per aiutare gli altri. In diverse interviste, tuttavia, Santo Versace ha raccontato di aver assunto un ruolo paterno nei confronti dei suoi fratelli, forse per compensare l’assenza del padre, sempre impegnatissimo con la drogheria.
Ha menzionato episodi in cui firmava le giustificazioni scolastiche per Donatella, ma anche ricordato il legame speciale con il fratello Gianni. Proprio alle sue origini famigliari Santo ha dedicato il libro “Fratelli. Una famiglia italiana”, in cui ripercorre un po’ tutta la storia della famiglia Versace.