Antonio Ingroia difende Gina Lollobrigida. Lo ha confermato lo stesso ex pm nonché ex candidato a Palazzo Chigi. «Nasce tutto da Netflix. Dalla serie su Pino Maniaci», ha raccontato al Corriere della Sera. Si tratta del giornalista perseguitato dopo le sue battaglie contro l’ex giudice Silvana Saguto. «La Lollobrigida ha visto come ho difeso Maniaci, poi assolto». Nell’intervista ha spiegato che la telefonata è arrivata da un assistente dell’attrice alla sua segreteria, poi ha ricevuto un messaggio sul cellulare e successivamente ci sono stati degli incontri, tre per ora. Riguardo la sua partecipazione nel docufilm, Ingroia ha tagliato corto: «Gli avvocati hanno bisogno di mostrare anche un necessario aspetto scenico, dall’eloquio alla presenza».



Ma tra cinema e giustizia non sceglie: «Si integrano le mie passioni di sempre». Nella vicenda di Gina Lollobrigida l’ingiustizia sta nel fatto che l’attrice «è certamente vittima di un amministratore cosiddetto “di sostegno”». E quindi ha aggiunto: «Non stiamo parlando di personaggi alla Cappellano Seminara come nel caso Saguto, ma occorre replicare con il piglio del combattente, dell’avvocato combattente, come sono io, come ero anche nella serie tv».



Ingroia su Gina Lollobrigida “Vogliono farla passare per rimbambita”

Il nuovo incarico di Antonio Ingroia, che ha deciso di difendere Gina Lollobrigida, ha riacceso i riflettori su Pino Maniaci, direttore di TeleJato accusato di corruzione. «E per questo assolto. Siamo ancora in attesa della motivazione per capire se promuoveremo appello contro la mini-condanna per diffamazione». Mini in quanto per Ingroia «per i giornalisti a volte è una medaglia, un merito». A proposito dell’attrice, ha spiegato che la sentenza già ottenuta, secondo cui è “suggestionabile”, è «francamente un po’ assurda» in quanto «le perizie dicono che la signora Gina è lucida».



Per l’ex pm Gina Lollobrigida è «perfettamente» consapevole delle sue scelte. «Vorrebbero farla passare per rimbambita, ma non è così. E su questo faremo partire la strategia del contrattacco», ha aggiunto Ingroia. Riguardo la sua strategia, ha solo accennato: «Mi sta stretto il ruolo di avvocato di difesa. Io sono un avvocato d’attacco».