L’ex pm antimafia Antonio Ingroia, avvocato di Gina Lollobrigida, è intervenuto ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, martedì 17 gennaio 2023. Il legale, alla luce della morte della diva, avvenuta in una clinica romana all’età di 95 anni, ha dichiarato: “L’ho assistita negli ultimi due anni e tra noi è nato un rapporto di fiducia e di frequentazione. Devo dire che sino agli ultimi mesi lo stato d’animo di questa grande donna era di profonda amarezza. Non mi sento di fare affermazioni definitive, ma non credo si sia realizzato il suo desiderio di morire in pace”.
Sul versante giudiziario, ha proseguito Antonio Ingroia, “ci sono processi in corso che riguardano la posizione di Andrea Piazzolla, ma la cosa che più aveva amareggiato Gina Lollobrigida era stata la nomina dell’amministratore di sostegno contro la sua volontà e senza che lei sia minimamente stata coinvolta nella scelta di questa figura”.
ANTONIO INGROIA: “GINA LOLLOBRIGIDA NELL’ULTIMO PERIODO STAVA MALE”
Il legale Antonio Ingroia ha aggiunto che “il figlio e il nipote di Gina Lollobrigida ritennero – e i loro avvocati avanzarono una richiesta in tal senso alla Magistratura – che Andrea Piazzolla influenzasse negativamente le scelte della signora Gina Lollobrigida nell’amministrazione del suo patrimonio. Sono molto contrario nei confronti delle perizie su cui si fondò tale decisione, in quanto esse non dicevano che l’attrice fosse incapace di intendere e di volere. Semplicemente, sul tema delle scelte dell’amministrazione del patrimonio, Gina Lollobrigida era stata giudicata influenzabile da Andrea Piazzolla”.
Io credo, ha concluso Ingroia, “che Gina Lollobrigida avesse dimostrato non soltanto di essere lucida, ma anche assolutamente capace di gestire il suo patrimonio. Purtroppo, nel periodo delle festività natalizie Gina stava molto male. Stava a letto, non si muoveva più, aveva cominciato a rifiutare l’alimentazione e quasi non parlava più”.