Colpo di scena sul fronte della difesa di Antonio Logli, l’uomo che per la giustizia italiana uccise la moglie Roberta Ragusa facendone sparire il corpo, mai ritrovato. Dopo un processo lungo 7 anni, Logli è stato condannato in via definitiva a 20 anni di reclusione per l’omicidio della moglie pur essendosi sempre dichiarato innocente. Nei giorni scorsi, come scrive Fatto Quotidiano nell’edizione online, il suo legale ha annunciato l’intenzione di procedere con la richiesta di revisione del processo. Per tale ragione era stato inizialmente  affidato il compito di compiere ulteriori indagini al detective della Falco Investigazioni, Davide Cannella che tuttavia, si apprende in queste ore, avrebbe deciso di rifiutare l’incarico ricevuto dalla famiglia Logli e dal pool difensivo, con tanto di motivazione. “Dopo attenta lettura degli atti del procedimento penale a carico di Antonio Logli, ho deciso irrevocabilmente, di rinunciare all’incarico a me affidato di espletare indagini per un’eventuale revisione processuale, in quanto non ritengo vi siano margini operativi tali da poter concretizzare tale ipotesi di istanza revisionale”, ha fatto sapere il detective.

ANTONIO LOGLI, DETECTIVE DIFESA RINUNCIA A INCARICO

Nelle motivazioni con le quali ha rinunciato all’incarico da parte della difesa di Antonio Logli, Cannella spiega ancora che a suo dire “Il processo è stato celebrato in modo equo”. Per questa ragione, prosegue, “Non ho ravvisato alcun appiglio per procedere all’istanza revisionale, perché dal punto di vista procedurale il processo che ha visto l’imputato Logli condannato in modo definitivo non presenta lacune tecniche, o violazioni al diritto di difesa”. Negli ultimi giorni era emersa anche la notizia della decisione di Antonio Logli e Sara Calzolaio di sposarsi. Una scelta che aveva prodotto non poche critiche soprattutto da parte della famiglia di Roberta Ragusa, motivo per il quale, si legge su La Nazione, l’attuale compagna di Logli avrebbe deciso di farsi tutelare da un legale che sarà affiancato dalla criminologa Anna Vagli, già consulente della famiglia dell’uomo ritenuto l’assassino della Ragusa, per valutare quali azioni intraprendere contro gli haters.