Il Mes è una grande opportunità, mentre il Ponte sullo Stretto non rientra tra le priorità del Governo: così Antonio Misiani in una lunga intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera. Parlando del fondo salva-Stati, il viceministro dell’Economia ha messo in risalto che le condizioni sono molto convenienti dell’Italia: «Usufruirebbe addirittura di un tasso di interesse negativo sui prestiti fino a 7 anni e di poco più di zero su quelli fino a 10 anni, a fronte di tassi sui Btp del debito pubblico italiano dell’1,7%». Misiani ha spiegato che non ci sono condizioni di altro tipo, «se non che la spesa riguardi direttamente e indirettamente la sanità», ed in questo modo il Governo può ottenere fino a 36 miliardi di euro, destinati al potenziamento del sistema sanitario.
ANTONIO MISIANI: “PONTE SULLO STRETTO? ALTRE LE PRIORITÀ”
L’esponente del Partito Democratico si è poi soffermato sulle divisioni all’interno della maggioranza sul Mes, con il Movimento 5 Stelle non intenzionato a farvi ricorso. Queste le parole di Antonio Misiani: «Decideremo insieme. L’importante è partire dalle priorità e dal fabbisogno di risorse, vagliando senza pregiudizi tutti gli strumenti che la Ue ci offre. Mes compreso».
Un altro tema che ha acceso il dibattito tra le forze di Governo è il Ponte sullo Stretto, rilanciato da Italia Viva con l’apertura di Giuseppe Conte. Il Movimento 5 Stelle con Manlio Di Stefano lo ha definito una «cazz*ta», mentre per Misiani sono altre le priorità dell’esecutivo: «La priorità mi sembra un’altra: portare l’Alta velocità in tutto il Sud e modernizzare la rete infrastrutturale in Calabria e Sicilia».