Antonio Montinaro, il marito di Tina Martinez, è stato il caposcorta del giudice Giovanni Falcone ucciso dalla mafia nella strage di Capaci. Quel terribile 23 maggio del 1992, il giovane poliziotto si trovava in una delle tre auto blindate in cui viaggiava il magistrato Giovanni Falcone giunto con un aereo da Roma a Palermo. A guidare la vettura Vito Schifani, mentre sul sedile posteriore si trovava l’altro agente Rocco Dicillo. In un’altra vettura, invece, c’era alla guida Falcone con la moglie Francesca Morvillo e l’autista Giuseppe Costanza. Improvvisamente una terribile esplosione sull’Autostrada A29 all’altezza dello svincolo per Capaci che è costata la vita al giudice Falcone, alla moglie e a tutta la scorta. Antonio aveva solo 29 anni quando è stato ucciso dalla mafia lasciando una moglie e due figli. A distanza di 28 anni da quella strage, la moglie Tina Martinez continua a far sentire forte e chiara la sua voce contro la mafia. La donna, infatti, è tra le promotrici dell’associazione vittime di mafia e da quel terribile 1992 gira per tantissime scuole italiane per raccontare il sacrificio di suo marito e continuare la sua lotta alla mafia. In memoria di Montinaro, sepolto presso il Cimitero di Santa Maria dei Rotoli, il Comune di Calimera gli ha dedicato una piazza e eretto un piccolo monumento. Non solo, l’uomo è stato anche insignito della medaglia d’oro al valore civile il 5 agosto del 1992.



Tina Martinez sul marito Antonio Montinaro: “ancora non sappiamo tante verità”

In questi giorni Tina Montinaro, la vedova di Antonio caposcorta del giudice Giovanni Falcone ucciso dalla mafia della strage di Capaci, ha commentato scioccato la decisione di scarcerare i boss mafiosi dalle prigioni per via dell’emergenza Coronavirus. “Sono veramente amareggiata. E molto arrabbiata. Anzi, sono incazzata nera – ha detto a gran voce la donna che ha sottolineato – “da 28 anni giro nelle scuole per dire ai giovani di fare la propria parte nella lotta alla mafia. Anche in nome di mio marito, ucciso nella strage di Capaci. Ma desso cosa gli vado a raccontare ai ragazzi? Che lo Stato ha fallito? Che non ha saputo fare lo Stato? Hanno scarcerato persino uno dei carcerieri del piccolo Di Matteo. Quanta delusione…”. Da 28 anni, infatti, Tina Martinez gira per le scuole italiane raccontando ai giovanissimi della morte del marito, ma anche della lotta alla mafia. Non mancano le difficoltà certo, ma la vedova di Montinaro non ci sta e dalle pagine di Adnkronos precisa: “cosa  devo raccontare ai ragazzi? Che lo Stato ha scarcerato decine di boss mafiosi con la scusa del Coronavirus? Ma non lo capiscono che un boss che torna a casa cancella anni di lotta alla mafia?”. Infine la donna fa un’arguta riflessione: “vanno riviste le leggi perché è semplicemente inaccettabile il fatto che dopo che ci hanno creato tante sofferenze, con l’uccisione dei nostri cari, e dopo che noi ci siamo messi in gioco, parlando con i ragazzi per cercare di toglierli dalle grinfie di Cosa nostra che cerca sempre manovalanza, adesso i boss escano dal carcere perché in cella potrebbero prendere il Covid. Non ci sto”.

Leggi anche

Enrica Bonaccorti/ Il rapporto con la figlia Verdiana Pettinari e i momenti salienti della sua vitaBake Off Italia 2024, 11a puntata/ Diretta: Helen eliminata, Liza conquista il grembiule blu