La riuscita proposta musicale di Onorato fonde il linguaggio jazzistico con la antica tradizione napoletana, percorrendo strade per certi versi assonanti al grande Pino Daniele, che, non a caso, era uno dei suoi più grandi estimatori.

Alla guida delle sue band, composte con i migliori musicisti napoletani (Joe Amoruso, Mario De Paola, Franco Del Prete, Rino Zurzolo, Tullio De Piscopo, solo per citarne alcuni) ha conquistato un vasto seguito, riscuotendo consensi anche fra i grandi della chitarra. Giusto ricordare fra le tante collaborazione gli album ANTONIO ONORATO & FRANCO CERRI firmato con Franco Cerri, leggenda della chitarra jazz italiana, oltre a FROM NAPOLI TO BELO HORIZONTE  inciso con Toninho Horta, fra i più grandi interpreti della chitarra brasiliana.



In questi ultimi tempi Onorato è stato ospite di alcuni Istituti Italiani di Cultura sparsi per il mondo, segno evidente che, specie all’estero, si soffermano su nomi alternativi e non su quelli che, come il prezzemolo, ci vengono proposti in ogni dove (media e festival), anche se stiamo parlando di jazzisti.

Accanto al jazz, Antonio ha sempre coltivato il suo amore per il rock e il blues. Giovanissimo, iniziò a suonare la chitarra dopo aver ascoltato Jimi Hendrix. LAKOTA BLUES vuole rendere omaggio a questa sua antica passione. La chitarra, pur mantenendo intatto il tocco e l’eleganza, qui si esprime con timbriche e sonorità più rock. Realizzato con il contributo di Giò Savarez (tastiere, basso, batteria) il nuovo cd, prodotto dallo stesso Antonio Onorato (chitarre elettriche, Yamaha G10-Breath Guitar, percussioni campionate) esce per la Guitar Angel Music.



In For Eric Clapton, omaggia il grande chitarrista di Ripley, ma anche gli altri titoli, più o meno indirettamente, sono una dichiarazione d’amore per i grandi della chitarra rock.

Non manca Carlos Santana, con il quale condivide l’attenzione verso la spiritualità e la cultura delle minoranze, nel suo caso il popolo Lakota, i nativi americani facenti parte della grande confederazione sioux. Ai nativi sono dedicati Lakota Blues e la suggestiva Peyote Road; qui la breath guitar di Onorato si fonde magistralmente con i suoni della elettrica, intensi e sofferti, dando vita al brano più bello dell’intero album.



Accanto ai titoli già citati: Guitar Crying, Thunderbird, Lemon Leaves, Sad Blues e Lakota Blues Reprise, tutti a firma del chitarrista.

Un disco dell’anima si potrebbe dire, “vivamente” consigliato agli amanti della chitarra e a tutti quelli che in un disco cercano emozioni e sentimento. Dopo i concerti di Napoli, Ashgabat (Turkmenistan), Venezia, Lima (Perù), prevista una nuova serie di concerti in Italia.

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