Dichiarazioni per certi versi sorprendenti quelle rilasciate dall’ex generale dei carabinieri, Antonio Pappalardo, leader dei gillet arancioni. Dopo aver negato l’esistenza del coronavirus, ha spiegato di essere pronto a sottoporsi al vaccino contro il covid: «Nessuna democrazia occidentale deciderà di rendere obbligatorio il vaccino anti-coronavirus – le sue parole rilasciate ai microfoni dell’agenzia Adnkronos – sarebbe un metodo da regime dittatoriale; ma se ci fosse questo obbligo, io sarei il primo a farmi vaccinare, anzi mi offrirei volontario».



Antonio Pappalardo è stato spesso e volentieri criticato per il suo movimento negazionista e per le manifestazioni in piazza con assembramenti e senza mascherine, ma dopo tali dichiarazioni sembra essere tornato sui suoi passi. «Non credo proprio che avverrà – ha proseguito l’ex militare sempre riferendosi ad un’eventuale obbligatorietà del vaccino – quanto meno non avverrà subito, a parte alcune categorie particolari, medici e infermieri in testa. Aspetteranno di vedere la ‘risposta’ della popolazione, di contare quanti chiederanno spontaneamente di vaccinarsi, a partire dai più anziani».



ANTONIO PAPPALARDO “SE IN POCHI SI VACCINERANNO ALLORA…”

Secondo Antonio Pappalardo, tesi già esternata da numerosi politici ed esponenti della comunità scientifica, il vaccino potrebbe divenire obbligatorio nel caso in cui fossero pochi gli italiani pronti a sottoporsi alla cura: «se questa risposta dovesse essere carente, se la percentuale dei vaccinati fosse molto lontana dalla soglia minima del 70% utile a ridurre il contagio ed evitare la diffusione della pandemia, allora si potrà pensare di renderlo obbligatorio, a patto che poi ci siano le dosi per tutti: lo Stato non può prima promettere e poi non mantenere». Ma, secondo Antonio Pappalardo, «nessuno si prenderà la responsabilità di rendere obbligatorio il vaccino, anche per la difficoltà che ciò comporta. E poi, nessuno Stato democratico e liberale del mondo occidentale deciderà l’obbligo per tutti, forse lo farà qualche dittatura… Nel caso – ribadisce – io mi sottoporrei al vaccino per primo, mi metterei subito in lista per farmi vaccinare, mi offrirei immediatamente anche come volontario…». L’ex generale dei carabinieri parla anche dei no-vax, il movimento anti vaccino, spiegando che nessuno potrà obbligarli, ma se non si sottoporranno alla cura «saranno costretti a rimanere in casa, perché non potranno esibire la tessera vaccinale che consentirà l’accesso ai luoghi pubblici, dai negozi ai mercati, dai cinema ai ristoranti, dai teatri agli stadi». Per l’ex militare il vaccino sarà comunque assolutamente sicuro: «va però assolutamente smentito che il vaccino possa essere pericoloso, al di là di alcuni effetti collaterali che sono caratteristici di ogni vaccino, anche di quelli obbligatori per i bambini.

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