Sono passati quaranta anni da quel 13 maggio 1981 quando in piazza San Pietro a Roma, alle ore 17.17 Papa Giovanni Paolo II fu colpito a fuoco con il tentativo di ucciderlo. Si consumò proprio quel giorno uno degli attentati più discussi, e se vogliamo ancora misteriosi, della nostra storia recente. A tornare sulla questione è  il giornalista Antonio Preziosi, nel pomeriggio ospite a Oggi è un altro giorno, per cercare di dare la sua chiave di lettura a quello che, a tutti gli effetti, sembra ancora un caso irrisolto. Da una parte la mano di Dio che sembra aver salvato la vita al Papa destinato a morte certa, dall’altra una serie di omissioni e di segreti, che sembrano aver velato da sempre la verità sul palco, sull’attentato ma, soprattutto, sui mandati e sulle cause.



Attentato a Papa Giovanni Paolo II, cosa è successo quel giorno? Il racconto di Antonio Preziosi

Il giornalista ha provato a ricostruire quel giorno grazie ad una serie di testimonianza dirette, come quelle del medico del Papa Giovanni Paolo II, il dottor Renato Buzzonetti, e anche di suor Letizia Giudici che si gettò addosso all’attentatore, il terrorista finito poi in carcere, Alì Agca. Nel suo libro dal titolo ‘Il Papa doveva morire’ ha messo insieme dettagli poco conosciuti e inediti analizzando anche quelle che sono state le implicazioni storiche e spirituali di quel gesto regalando così a chi lo leggerà, qualcuno ripercorrendo quelle ore vissute grazie alla cronaca televisiva e altri scoprendone i dettagli per la prima volta, una doppia regia. Da una parte quindi le ragioni storiche e i dettagli dell’attentato e dall’altra la parte divina. Cos’altro scopriremo su quel 13 maggio?

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