Antonio Ricci torna a parlare del caso Giambruno: “Non ho commesso alcun reato”
In una lunga intervista rilasciata al settimanale Gente, Antonio Ricci è tornato a parlare del caso che lo scorso ottobre ha visto protagonista l’allora compagno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Giambruno? Io vorrei sapere che cosa ho fatto di male: – ha esordito il patron di Striscia La Notizia – non ho compiuto reati, ho svolto semplicemente il mio lavoro.”
Ricci ha infatti ricordato che “In trentacinque anni di Striscia la notizia ho mandato quasi 700 fuori onda… Se poi questo in particolare era del compagno della Meloni, a me in quanto autore satirico non importa, perché io non devo guardare in faccia nessuno”. In merito alla possibilità che Giambruno possa ora fargli causa, Ricci ha risposto: “So solo che è stata citata una sentenza della Cassazione sul rispetto della privacy. Io me la sono andata a leggere e l’ho trovata inconferente. E in onore di Giambruno, l’anno prossimo Striscia si chiamerà La voce dell’inconferenza”.
Antonio Ricci, la stoccata a Giorgia Meloni e il ‘piano’ per Sanremo 2024
Non è mancato poi un cenno a Giorgia Meloni: “Non l’ho mai incontrata – ha fatto sapere Ricci, lanciando poi una stoccata – devo dire che sono rimasto stupito che nel suo messaggio non abbia speso una parola per le donne che erano lì ad assistere alla performance di Giambruno”.
In merito al prossimo Festival di Sanremo, Antonio Ricci è pronto a dispiegare le sue forze: “Manderemo Pinuccio e Lucci, poi Staffelli distribuirà dei Tapiri.” ha annunciato. E ancora: “Amadeus? È un professionista. Gli va riconosciuto che ha sempre fatto dei festival con alcune belle canzoni. È il suo mestiere, ha il bernoccolo per quel mondo, non risulta un intrigante, mai avuti problemi con lui. Poi, certo, se ci saranno delle cose gli andremo sotto”. Infine su Fiorello: “Prima o poi deve venire a condurre Striscia. Potevo approfittarne, adesso, ma non l’ho fatto”.