Antonio Ricci ha parlato del caso Claudio Baglioni ai microfoni del “Corriere della Sera”. Come vi abbiamo raccontato nelle scorse ore, il libro “Tutti poeti con Claudio Baglioni” è stato sequestrato dal Gip di Monza Gianluca Tenchio e non è più possibile effettuare il download sul sito di “Striscia la Notizia”, querelata per diffamazione dallo stesso cantante. Il “papà” di “Striscia” ha precisato che “è Baglioni che ce l’ha con noi, non viceversa. Noi non abbiamo offeso nessuno. Abbiamo raccolto e verificato le segnalazioni di spettatori e fan pentiti. I giudici stabiliranno se siamo nei limiti della satira. Per me si tratta di una manovra intimidatoria di Baglioni nei confronti di una libera trasmissione. È una questione di libertà. Tutto si può toccare, tranne il divino Baglioni? E no! […] E poi non lo abbiamo accusato di plagio, ma più elegantemente di amnesia verso le fonti”.
Antonio Ricci ha poi aggiunto che il materiale su Claudio Baglioni “è infinito, avremmo potuto fare tanti servizi in più. Lui è seriale e ripetitivo: mi ha già denunciato altre due volte senza successo. Ora mi immagino un grande processo davanti alle telecamere di ‘Un giorno in pretura’, dove Baglioni dirà: ‘Non sono solo io, hanno ‘pinzato’ anche Tizio, Caio, Sempronio e Ciccio’. Sarà uno spettacolo. Per noi da sempre le denunce sono medaglie al merito. Il sequestro è una cosa importante”.
ANTONIO RICCI: “SPETTACOLI DI BAGLIONI SU CANALE 5? REPLICA DI UN FUNERALE DEI CASAMONICA…”
Sempre sul “CorSera” si sottolinea che l’imputazione dice che “Striscia la Notizia” ha accusato Baglioni di aver copiato alcuni sketch di cui, però, non era l’autore, in occasione della sua direzione artistica a Sanremo: “Era il direttore artistico, aveva responsabilità su tutto quello che andava in onda e ha anche interpretato gli sketch. Io, Antonio Ricci, sono il direttore di Striscia e quello che va in onda è colpa mia. Il giudice vedrà e giudicherà”.
Infine, Ricci ha rivelato: “Alcuni fan di Baglioni, che uno immagina romantici e dediti a ‘Peace and love’, mi augurano la morte tra atroci tormenti. C’è anche chi ha detto che lo criticavamo perché faceva grandi ascolti in Rai. Non è vero, abbiamo continuato a farlo anche quando ha lavorato su Canale 5 con pochi ascolti. A parte del pubblico anche questi pomposi spettacoli sono piaciuti, a me è sembrato di assistere ad una replica di un funerale dei Casamonica. E spero che i Casamonica non mi denuncino”.