Antonio Ricci, l’ideatore di Striscia la Notizia, ha voluto dire la sua sul fenomeno Achille Lauro che non considera del tutto spontaneo. Il papà del telegiornale satirico di Canale 5 al Corriere della Sera ha spiegato: “Achille Lauro non lo trovo sincero. Penso sia un prodotto di marketing, un perfetto indossatore. Per fare il trapper raccontava nelle interviste di essere cresciuto nella miseria. Appena arrivato a Sanremo, per allargare il consenso, ha spacciato la canzone sulla droga Rolls Royce come se fosse una rilettura di Balilla di Giorgio Gaber. Appena annusato l’odore dei quattrini si è genuflesso a Gigi Marzullo”. Ha poi aggiunto che sotto il suo punto di vista Lauro sia totalmente eterosessuale e che faccia finta di essere trisessuale per essere più trendy. Insomma per Ricci ci troviamo di fronte a un fenomeno costruito e non spontaneo. E sugli inizi: “Viveva in miseria? Quest’anno è venuto fuori che suo padre è un magistrato di Cassazione e che andavano in vacanza a Cortina“.



Antonio Ricci attacca anche Claudio Baglioni

Nella lunga intervista al Corriere della Sera Antonio Ricci ne ha avute anche per Claudio Baglioni oltre che riflettere sulla figura di Achille Lauro. La sua è una mezza frecciatina: “Gigi D’Alessio mi ha detto che ai tempi Lucio Dalla lo aveva soprannominato la suora. Questo nomignolo mi sembra del tutto eloquente”. Il papà del telegiornale satirico Striscia la Notizia riesce ancora una volta ad andare a segno senza girarci intorno. Dimostra di essere un uomo senza peli sulla lingua e con la voglia di esprimere sempre la sua. D’altronde il suo prodotto di maggior successo, per l’appunto Striscia, predica proprio questo la lotta al perbenismo e la volontà di andare sempre oltre i limiti alle volte anche rischiando il giudizio altrui.

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