Secondo Prima Online e Repubblica, Antonio Socci si è dimesso da direttore della scuola giornalismo di Perugia dopo un tweet assai duro scritto nei giorni sorso contro Papa Francesco: l’ufficialità ancora non c’è ma i “rumors” rilanciati dalle due testate online, oltre ai dati dell’Agi, confermerebbero la scelta del giornalista cattolico non da oggi assai critico con il Pontificato di Bergoglio. Come riporta l’Agenzia stampa Agi, le dimissioni sarebbero proprio legate al tweet scritto nei giorni scorsi in merito alla polemica delle chiese chiuse nell’ultimo Dpcm 26 aprile del Governo Conte: lo scorso 10 maggio sono poi arrivate le sue pubbliche, sempre su Twitter, dello stesso Antonio Socci ma ad oggi risulta che invece si sia dimesso dal ruolo di direttore della Scuola di giornalismo di Perugia.
«Bergoglio corre in soccorso a Conte e si conferma il solito traditore asservito al potere», così scriveva Socci dopo che Papa Francesco aveva chiesto – il giorno dopo le polemiche tra CEI e Governo sulla chiusura ulteriore delle chiese fino al 18 maggio – di manifestare obbedienza e vicinanza alle scelte del Governo. Il messaggio di Socci era poi finito nel mirino dell’ordine dei giornalisti della Toscana che aveva stigmatizzato del tutto le parole contro il Papa, annunciando un esposto al Consiglio di Disciplina «in relazione al suo ruolo di ‘educatore dei futuri giornalisti».
ANTONIO SOCCI E LE SCUSE DOPO IL TWEET
Era stato poi lo stesso Socci a scrivere lo scorso 10 maggio questo messaggio pubblico di scuse: «giorni fa – appresa la sconfessione della Cei da parte del Papa, in appoggio alle decisioni del Governo riguardo alla sospensione delle messe – ho istintivamente scritto, sul mio account personale, un tweet molto critico che ha suscitato polemiche». Per quel motivo, conclude Socci «ho riflettuto sulle mie espressioni e devo riconoscere che – pur ritenendo un errore quella sconfessione – ho usato toni e parole sbagliate di cui mi scuso, anzitutto con Papa Bergoglio. Parole non ponderate, dettate dall’emotività. Intendevo esprimere la delusione e l’amarezza, mia e di molti cattolici, per il perdurare della sospensione delle messe, ma oggi, a freddo, lo farei in un modo più pacato e riflessivo».
Secondo quanto riporta ancora l’Agi, il mandato triennale alla guida della Scuola di cui è socio fondatore la Rai era scaduto da qualche settimana e quindi Socci era “in regime di prorogatio”, e a quanto apprende l’AGI «non pare che lo stesso Socci avesse intenzione di proseguire nell’incarico, ritenendo quindi conclusa questa esperienza alla Scuola perugina di formazione dei giornalisti presieduta da Antonio Bagnardi». Stamane Repubblica riporta che il nuovo direttore ad interim sarebbe divenuto Gianni Scipione Rossi.