Italia al fianco di Israele senza se e senza ma: netto Antonio Tajani. Il ministro degli Esteri è intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera e ha posto l’accento sull’impegno del governo per arrivare a una soluzione diplomatica della crisi con una de-escalation immediata e duratura: “Va sventato il rischio di una escalation che avrebbe conseguenze incalcolabili e incontrollabili sul piano regionale, che andrebbero a sommarsi a un quadro già difficilissimo in altre aree del mondo, a partire dal conflitto in Ucraina. In Medio Oriente vanno tenute debitamente presenti le complesse dinamiche di una regione in movimento”. Il processo di pace va riportato al centro dell’attenzione internazionale, ha evidenziato Tajani: “Siamo pronti a lavorare per favorire il raffreddamento delle tensioni, come già ottenuto a inizio anno con le intese di Aqaba e Sharm el-Sheikh, e la successiva ripresa di una prospettiva politica”.
Il punto di Tajani
“Contiamo molto sull’Arabia Saudita, sulla Giordania e sull’Egitto, quest’ultimo ha canali di comunicazione efficaci con Hamas, affinché possano compiere un’opera di mediazione”, ha aggiunto Tajani circa l’opera di mediazione. Il titolare della Farnesina ha sottolineato l’importanza di corridoi umanitari nella Striscia di Gaza per consentire la messa in sicurezza di bambini, donne e ostaggi civili. Nessuno vuole l’estensione del conflitto, ha ribadito Tajani: “È estremamente preoccupante vedere l’atteggiamento dell’Iran, immagini in cui si fanno salti di gioia davanti al massacro di cittadini indifesi. Purtroppo non aiuta lo stallo del Processo di pace, né la percepibile crisi di consensi dell’Autorità palestinese — ma pure di Hamas stesso — presso i suoi cittadini”. In Italia ogni obiettivo sensibile è protetto, ma al momento non sono stati registrati particolari allarmi: “Per quanto riguarda gli italiani in Israele, sono 18 mila, molti con doppia nazionalità, un migliaio sono nell’esercito, una decina a Gaza, 500 in Israele tra turisti e lavoratori non residenti. La nostra Unità di crisi è sempre attiva e siamo pronti per ogni aiuto possibile”.