Antonio Volpe, head of external distribution della Amundi Sgr, tra le principali realtà per quanto riguarda gli investimenti privati, è stato tra i relatori del Salone del Risparmio 2023 che si è tenuto dal 16 al 18 maggio nell’ala sud di Allianz MiCo, Milano Congressi.
Ha parlato, in un’intervista della realtà attuale degli investimenti, specialmente per quanto riguarda la transizione energetica che apre, da un lato tutta una nuova serie di sfide per i governi e i cittadini, ma che rappresenta anche dall’altra una vera e propria possibilità di investimento del tutto nuova che secondo Antonio Volpe sta attirando sempre più l’attenzione dei grandi fondi e dei piccoli investitori privati.
Antonio Volpe: “La transizione energetica è un’opportunità per gli investitori”
Parlando proprio di ciò che la come la transizione energetica possa essere considerata strategica per gli investimenti, Antonio Volpe sottolinea che “la transizione energetica è al centro del dibattito sia per ragioni di geopolitica, sia perché ci rendiamo conto che è necessaria anche una maggiore autonomia energetica, soprattutto in Europa”, come la guerra in Ucraina ci ha dimostrato in questi anni. “Se pensiamo al Net-Zero Industry Act della von der Leyen o all’Inflation Act di Biden, ci rendiamo conto che è al centro dell’agenda dei principali paesi ed aree” del mondo.
“Sembra che gli investitori siano particolarmente sensibili riguardo a queste tematiche”, spiega ancora Antonio Volpe, “tant’è vero che in generale le soluzioni isg sono sempre molto apprezzate dagli investitori finali per allocare il loro risparmio. L’industria del risparmio gestito”, spiega dalla sua posizione privilegiata in Amundi Sgr, “sta avendo un ruolo importante per far confluire questo risparmio verso le aziende virtuose al fine anche di decarbonizzare il pianeta e i proprio bilanci”. Tanti, secondo Antonio Volpe, gli ambiti che interessano agli investitori, e “tra questi per esempio l’idrogeno, che è un vettore energetico del tutto nuovo che avrà un’importante ruolo nella transizione energetica al fine di raggiungere quegli importanti target ed obiettivi del Net-Zero entro il 2050″. E lascia anche trasparire una certa fiducia nel futuro e “tanto ottimismo, che assolutamente condivido”.