Il caso di un’anziana maltrattata dalla badante a Reggio Calabria approda a Pomeriggio Cinque con il racconto del nipote, sconvolto dalle violenze che la nonna avrebbe subito all’interno dell’abitazione in cui una 36enne di origini georgiane sarebbe stata assunta per prendersene cura. Le immagini delle telecamere interne all’appartamento avrebbero permesso di cristallizzare gravissime condotte che, alla luce di quanto evidenziato dalle indagini dei carabinieri, avrebbero portato all’arresto della donna con l‘accusa di maltrattamenti e abbandono di persona incapace.
Ad allarmare i parenti dell’anziana, 88 anni, sarebbe stato un repentino peggioramento delle sue condizioni di salute. Il nipote, intervistatto poche ore fa da Barbara d’Urso, ha ricalcato così i contorni di una vicenda scioccante: “Sono emerse cose folli. Adesso grazie ai militari la nonna sta bene“. La badante, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe abbandonato l’anziana in orario notturno, e in più occasioni, lasciandola totalmente priva di assistenza e senza acqua. “L’anziana – hanno spiegato i carabinieri all’esito dell’analisi dei filmati – veniva alimentata a forza o spintonata e strattonata“. Le violenze sarebbero state così gravi, ha dichiarato inoltre il nipote, da provocare lesioni ai denti della povera donna.
Anziana maltrattata in casa, arrestata la badante 36enne
Secondo quanto trapelato, la badante sarebbe stata arrestata dopo essere stata rintracciata presso un’altra abitazione dove avrebbe recentemente preso servizio con la stessa mansione. Le sequenze registrate dalle telecamere interne alla casa in cui avrebbe lavorato in precedenza, quella dell’anziana 88enne che sarebbe stata maltrattata e la cui vicenda avrebbe spinto alla misura cautelare, restituirebbero il quadro di una situazione terribile.
L’anziana sarebbe stata lasciata spesso da sola senza assistenza, alimentata con metodi violenti e strattonata, fino a provocarle lesioni al cavo orale. “Abbiamo avuto subito dei dubbi – ha raccontato il nipote della vittima – perché abbiamo notato un improvviso calo nelle condizioni della nonna e abbiamo avuto la fortuna di avere la videosorveglianza in casa, quindi di poter raccogliere tutte queste immagini che poi abbiamo consegnato ai carabinieri. Sono emerse delle cose folli purtroppo. Non solo la badante si allontanava e la lasciava sola per nottate intere, ma soprattutto aveva questi episodi di violenza. Dobbiamo ringraziare l’Arma che è intervenuta. Non sappiamo per quanto tempo questa situazione sia andata avanti, noi abbiamo consegnato un mese di registrazioni. Purtroppo la nonna non era capace di esprimersi per via del brusco calo”.