Ci sono tanti modi per raccontare l’emergenza Coronavirus: a volte anche un’immagine può dire tanto. La foto pubblicata da Seb Costello, giornalista di Nine News (Australia), ha fatto il giro del mondo. Viene ritratta una signora anziana che osserva gli scaffali vuoti di un supermercato: fino a qui nulla di “nuovo” perché si tratta di immagini purtroppo tristemente note anche in Italia, ma Costello ha commentato affermando che la signora era “in lacrime” e ha aggiunto come lo scatto di Port Melbourne ci faccia capire che “ci sono perse che soffrono davvero per questa inutile tendenza all’acquisto dettata dal panico”.



E’ un modo di vederla, in effetti: secondo questa personale versione, quella del giornalista, a dominare è il risentimento per la corsa folle all’ultimo pacco di pasta, raccontata anche nel nostro Paese. Identificata qui nella fuga da Milano via treno (lo ricorderete), lì con l’immagine struggente dell’anziana che non trova di che mangiare. Oppure, c’è un’altra versione: quella della sofferenza di fronte al periodo, di un pianto per la situazione generale, magari per qualcuno di vicino che soffre o addirittura non c’è più.



Ancora, una terza via: quegli scaffali vuoti ci ricordano anche che di fronte al Coronavirus, e più in generale agli imprevisti della vita, siamo piccoli e impotenti e non possiamo fare altro che la nostra esigua parte. Basterà a debellare il Covid-19? Forse sì, più probabilmente no, ma guardiamo a questo periodo come la signora di Port Melbourne guarda quegli scaffali vuoti, sperando che qualcuno venga a riempirli.

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