Maria Teresa Bellucci, viceministra di FdI per il Lavoro e le Politiche sociali, sulle pagine di Avvenire ha parlato della nuova riforma in arrivo per gli anziani, che mirerà, spiega, a “cambiare il paradigma culturale, l’approccio alle politiche in favore della terza età. L’architrave di un nuovo welfare che punta alla realizzazione del diritto delle nonne e dei nonni di oggi e di domani a una vita dignitosa e, per quanto possibile, serena”.
Insomma, sottolinea Bellucci, “una svolta per tutti gli anziani“, che non riguarderà solo “quelli non autosufficienti, che riceveranno una migliore assistenza, ma l’intera popolazione ultra 65enne”. Inoltre, precisa, si tratta della “prima legge quadro in favore delle persone over 65, attesa da oltre vent’anni”. In campo, ha spiegato anche la premier Meloni, verrà messo complessivamente oltre un miliardo di euro, e la viceministra Bellucci sottolinea che ci saranno ulteriori “500 milioni per l’avviso della Prestazione universale” per gli anziani, ma anche “400 milioni per l’assistenza domiciliare integrata, la medicina preventiva, la teleassistenza, la telemedicina e più di 100 milioni per le cure palliative”.
Bellucci: “Tutte le novità in arrivo per gli anziani”
Gli anziani, spiega scendendo nel merito della norma la viceministra Bellucci, godranno di “interventi personalizzati, grazie al progetto di assistenza individuale e integrata di carattere sociale e sanitario. Tutto ciò insieme a importanti misure per scongiurare l’isolamento e la solitudine“. Verrà, infatti, incentivata “la vita attiva, l’attività fisica, il turismo del benessere e “lento”, la socialità e il dialogo con i giovani, promuovendo anche per esempio la coabitazione sia tra senior, sia intergenerazionale”.
A favore degli anziani, inoltre, precisa Bellucci, verranno introdotto norme per favorire “la relazione con animali d’affezione: chi ha basso reddito, e si rivolge a un canile o gattile, potrà essere sostenuto nelle spese veterinarie, dei farmaci e del cibo”. A partire dal biennio 2025-26 sarà avviata anche una sperimentazione per introdurre una “quota aggiuntiva di 850 euro” che si affiancherà all’attuale indennità di accompagnamentosemplificazione della vita burocratica, che passerà, per esempio, per “un’unica valutazione multidimensionale, che renderà più semplici le procedure per l’accertamento dei bisogni e della condizione di ciascuno”.