A Mattino5 si torna a parlare dell’anziano rinchiuso in un container a Piacenza, per cui sono stati arrestati la moglie e il figlio della donna, mentre la suocera è stata denunciata. Il programma di Canale 5 ha parlato stamane con la figlia della vittima: “Papà sta benino – ha spiegato Tamara in diretta tv – si sta riprendendo lentamente, mangia molto, è una cosa positiva, ma si lamenta del fatto che gli fanno male gambe e spalle, gli piacerebbe stare un po’ seduto”. La figlia ha anche registrato un video al papà dal letto di ospedale: “Quella famiglia è stata molto cattiva con me, io la chiamo la Famiglia Addams. Chi mi picchiava? La vecchia, la chiamo strega. Mi davano da mangiare con le ciotole, come il cane”.



La figlia ha ripreso la parola: “Ho visto delle botte sulle gambe e soprattutto non riesce a muoverle perchè mi ha detto che lo picchiavano proprio sulle gambe. Prendeva anche dei pugni in testa, lui ha detto per gioco… insomma, l’hanno maltrattato bene se non faceva quello che volevano loro: veniva rinchiuso in questo sgabuzzino e poi lo prendeva. Loro uscivano per fare le loro cose e lo chiudevano li dentro, c’era un freddo pazzesco”.



ANZIANO RINCHIUSO IN CONTAINER A PIACENZA: PARLA IL FARMACISTA

Mattino5, a proposito dell’anziano rinchiuso a Piacenza, ha intervistato anche il farmacista del paese: il 73enne necessitava di farmaci salvavita ma ad un certo punto la famiglia ha smesso di prendere questi farmaci. “Lui veniva da solo in farmacia – ha raccontato il farmacista a Mattino5 – era ancora autonomo e parliamo di pre-covid, 2018-2019. La moglie veniva abbastanza frequentemente a ritirare i farmaci all’inizio per tutti poi da ottobre, novembre in poi sono calate drasticamente le prescrizioni per il signore, il marito, lei veniva soltanto a prendere prodotti per se o per la madre che poi trasferiva in Bulgaria”.



“Con certezza – ha spiegato ancora il farmacista – posso dirle che ci sono state un paio di ricette ai primi di gennaio subito dopo le festività dopo di che non abbiamo più visto nulla intestato a questo signore. Me lo ricordo bene perchè le medicine che prendevano bene questo signore erano tante, io mi ricordo delle borse proprio di medicine. Erano farmaci salvavita perchè questa persona aveva avuto grossi problemi di salute fisica. Non ricordo nulla che possa essere associato ad un disturbo di tipo mentale”. La figlia Tamara ha ripreso la parola: “E’ venuto anche a me il dubbio che volessero lasciarlo morire. Loro non avevano bisogno di soldi si erano solo stufati di quest’uomo e di doversene prendere cura”.