Una drammatica vicenda ci giunge da Piacenza, quella di un anziano signore di 73 anni che è stato segregato e rinchiuso dal figlio della moglie, con la complicità, ancora da provare, della stessa donna e della suocera. Fondamentale è stata la testimonianza di una vicina di casa che insospettendosi per i rumori ha deciso di chiamare le forze dell’ordine. Il programma di Canale 5, Mattino Cinque, ha intervistato proprio la ragazza che ha avvisato i carabinieri, che ha raccontato: “Cosa mi ha insospettito? Dei colpi, dei rumori, colpi che venivano dall’interno, come se qualcuno stesse appendendo dei quadri, quando giorno dopo giorno sono sempre più ripetitivi e continui allora ci ha insospettito”.



La testimone ha proseguito: “Questi rumori andavano avanti da un paio di settimane e gli ultimi giorni erano molto più insistenti, non avevamo mai avuto modo di parlare o capire la situazione, noi non abbiamo mai avuto modo di vedere qualcuno che prendeva il signore e lo metteva dentro in questa casetta, quindi abbiamo chiamato la polizia, loro si sono resi conti che l’anziano era chiuso all’interno e lo hanno liberato”.



ANZIANO SEGREGATO A PIACENZA: UN ARRESTO E DUE INDAGATI

“Dentro la porta c’era un maniglione antipanico – ha proseguito la vicina dell’anziano segregato di Piacenza – ma essendo chiusa con un catenaccio lui non poteva uscire. In che condizioni era? Impaurito – ha concluso – spaventato”. Le accuse nei confronti dei tre indagati sono gravissime, a cominciare da quelle rivolte al 37enne bulgaro che è stato arrestato, leggasi sequestro di persona e maltrattamenti.

L’uomo si trova nel carcere Le Novate di Piacenza e avrebbe usato violenza nei confronti di un anziano tra l’altro disabile e affetto da diverse patologie, chiuso in un piccolo ripostiglio con delle parete in lamiera sito in quel di Roncaglia, nel piacentino. La moglie del 73enne e la suocera sono al momento indagate a piede libero con le stesse accuse, ma non è da escludere un aggravarsi della loro posizione con il proseguo delle indagini.