Auriane Nathalie Laisne, la ventiduenne francese rinvenuta morta in una Chiesa abbandonata nei pressi di Aosta, potrebbe essere stata uccisa per una challenge su TikTok. È una pista avanzata sulla Cnn che si rifà ad una tendenza molto popolare tra i giovanissimi, che vanno a caccia di fantasmi in luoghi remoti. Non è un caso, in tal senso, che la ragazza si trovasse insieme al sospetto omicida Teima Sohaib in un villaggio disabitato. Alcuni testimoni del posto li avrebbero addirittura avvistati nei boschi di La Valle vestiti da “vampiri”.



Il caso è avvolto nel mistero. La vittima è morta per dissanguamento a causa di alcune coltellate al collo e all’addome. Per il riconoscimento ci sono volute diverse ore, perché non aveva con sé né i documenti né il cellulare. Anche l’arma del delitto è introvabile. Le indagini, però, si sono concentrate subito sull’ex compagno, che lei stessa aveva denunciato per violenza domestica e minacce. Nonostante ciò, i due erano in Italia insieme. Il motivo del viaggio sarà cruciale probabilmente per comprendere cosa è accaduto e se effettivamente c’entra una inquietante sfida social. 



Auriane Nathalie Laisne morta ad Aosta per femminicidio, sfida social o sacrificio? Le ipotesi

Auriane Nathalie Laisne e Teima Sohaib si erano conosciuti in Francia, poi erano partiti per Germania, Austria, Svizzera e infine Italia. I testimoni che li hanno incontrati a La Salle, in provincia di Aosta, sono diversi. “Stavano cercando una casa dei fantasmi. Quella di Derby, che si trova a pochi passi dal villaggio abbandonato. Camminavano, erano a piedi. Lei era molto bella, ma sofferente, emaciata. Lui con i ricci neri e la carnagione olivastra. Sembravano due zombie”, ha raccontato uno di loro come riportato da Libero Quotidiano. Una barista che li ha serviti invece racconta che erano sì trasandati, ma che lei non ha mai dato la sensazione di essere in pericolo. Pur essendo rimasta sola in alcuni momenti, non ha chiesto aiuto.



È anche per questi elementi che l’ipotesi del femminicidio non è l’unica presa in considerazione dagli inquirenti, seppure le ferite che hanno portato alla morte la ventiduenne non siano autoinflitte. Tra le possibilità al vaglio ci sono quella di una challenge finita in tragedia ma anche quella di un omicidio consensuale per compiere un sacrificio. Non resta che attendere l’interrogatorio del ragazzo per capirne di più.