È giallo sul ritrovamento del cadavere di una giovane donna all’interno di una cappella della chiesetta diroccata di Equilivaz a La Salle, piccolo centro della Valdigne tra Aosta e Courmayeur. Secondo quanto riporta Il Messaggero, si tratterebbe di una 29enne francese di cui nessuno avrebbe denunciato la scomparsa e il mistero sulla morte, apparsa fin da subito sospetta, è sempre più fitto alla luce dei recenti elementi emersi.



Stando a quanto appreso dall’Ansa, il corpo presenterebbe diverse ferite da arma da taglio, alcune all’addome, e sarebbe stato rinvenuto da un gruppo di escursionisti il 5 aprile scorso in fondo alla cappella, in posizione fetale come se dormisse. A chiarire le cause del decesso interverrà l’autopsia, ma da una prima ispezione cadaverica sembrerebbe escluso il suicidio: il medico legale avrebbe già rilevato segni di violenza che saranno oggetto di approfondimento nell’esame atteso per le prossime ore. Felpa, giacca a vento, leggings e scarpe da ginnastica gli indumenti indossati dalla vittima, che per arrivare in quel punto isolato si sarebbe dovuta addentrare a piedi percorrendo una zona impervia. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, l’omicidio.



Aosta, cadavere di donna in una cappella diroccata: caccia a un furgone rosso

Secondo le ultime indiscrezioni sul caso della giovane donna trovata morta in una cappella diroccata nei pressi di Aosta, alcuni testimoni avrebbero riferito di un furgone-camper rosso bordeaux avvistato in zona e ora oggetto di ricerca da parte degli investigatori. Non si esclude che il mezzoo possa avere un legame con la vicenda anche perché la stessa vittima, stando a quanto si apprende dai racconti di alcuni residenti, sarebbe stata notata in compagnia di un giovane di cui al momento non c’è traccia.

Il furgone-camper sarebbe stato visto parcheggiato all’imbocco di un sentiero nelle vicinanze della zona e gli inquirenti avrebbero acquisito le immagini di diverse telecamere di sorveglianza per provare a dare un’identità al conducente. Accanto al cadavere sarebbe stato trovato anche del cibo. A complicare l’identificazione, l’assenza documenti e di telefono cellulare. Le ferite rilevate in sede di prima ispezione sarebbero da arma da taglio e localizzate prevalentemente su collo e addome, alcune anche molto profonde. Al momento sarebbero esclusi un malore o un gesto volontario, e nelle prossime ore il quadro del giallo potrebbe assumere contorni più nitidi grazie all’esame autoptico fissato per martedì 9 aprile.