Sulle pagine del Giornale è intervenuta Maria Angela di Stefano, la moglie del gioielliere Guido Gianni condannato nel 2019 dalla giudice Iolanda Apostolico. Quest’ultima è la stessa magistrata che ha recentemente rilasciato tre migranti tunisini a Catania in attesa di espulsione e che, ha scoperto il leder della Lega Matteo Salvini, ha partecipato nel 2018 ad una protesta contro i decreti sicurezza del governo Lega-5 Stelle, manifestando le sue idee politiche evidentemente opposte a quelle del Carroccio.



Sulla Apostolico in questi giorni se ne sono dette parecchie, al punto che alcuni hanno supporto che la condanna inflitta al gioielliere Gianni fosse, in qualche modo, strumentale. Partendo dai fatti, l’uomo fu condannato, tra gli altri, dalla giudice catanese per aver, nel 2008, sparato contro tre ladri che avevano fatto irruzione nella sua gioielleria aggredendo sua moglie, e ne aveva uccisi due. Non gli fu neppure riconosciuta l’attenuante della difesa personale, mentre sul caso del gioielliere, e qui entra in gioco l’accusa di strumentalizzazione della sentenza da parte della Apostolico, si era schierato lo stesso Salvini, chiedendo che si riconoscesse a Guido Gianni l’immunità.



La moglie del gioielliere Gianni: “Spero che Apostolico non abbia fatto un processo politico”

Insomma, secondo un certo filo di pensiero la giudice Apostolico avrebbe strumentalizzato la sentenza contro il gioielliere Gianni al fine di “colpire” Matteo Salvini. Di Stefano, commentando il caso della giudice, si dice sconfortata e impotente, “sono rimasta scioccata. Non voglio pensare che quello di mio marito possa essere stato un processo politico. Spero non sia stato usato per secondi fini”, ma riconosce tuttavia che sicuramente “è stato un processo anomalo”.



Imbeccata sulle possibilità che Apostolico abbia strumentalizzato la sentenza, la moglie del gioielliere Gianni spiega che “ho paura di dire quello che realmente penso”. Una paura soprattutto nei confronti “dei giudici. Ho paura che mi prendano di mira” e sostiene che “non credo più nella giustizia. Un giudice dovrebbe essere giusto, imparziale e invece stava in piazza a protestare contro la polizia”. In merito a questa intricata e complessa vicenda, spiega ancora la moglie del gioielliere Gianni, auspica che “venga fatta piena chiarezza“, soprattutto sul ruolo di Apostolico, e che magari suo marito possa “tornare a casa, anche con gli arresti domiciliari” nell’attesa.